giovedì 28 gennaio 2010

Naso di Gatto Cuore di Carota

per consolarsi, tante fusa e un dolcino semplice…

Naso di gatto 2

In questo mese strano, con alti, ma altialtialti………, e tanti bassi, ma bassibassibassi…..  ho solo voglia di parlare a voce bassa, di muovermi piano, di sentire il sole sulla tuta nera, di strade conosciute che si avvolgono lente, di mete certe dove arrivare.

E poi, le fusa dei miei gatti, i nasinasi umidi che mi fanno quando mi incontrano, Ogheddu l’uragatto che fa l’otto nelle gambe ogni volta che ci vede.

E quelle rare volte che posso stare nella mia casa-cuccia, nel pomeriggio, con il sole che arriva dal piccolo giardino, quando li vedo occupati nelle cose loro, chi insegue un uccellino…

Chi scruta lorizzonte

(che per fortuna scappa), chi beve dalla fontanella, chi prende il sole sulla moto nuova…

Chi prende il sole

(che è bianca e ci si scalda bene) e chi, naturalmente, pisola quieto sulla poltrona di GG…

Chi dorme

… ecco, in questi momenti vorrei fermare il tempo ed accucciarmi in mezzo a loro, e riposare l’anima, non solo il corpo.

Fermarmi un poco.

Allora apro il frigo e vedo se c’è lo yogurt, qualche carota che dorme nel cassetto, un pugno di mandorle avanzato da qualche dolce, farina uova e lievito, be quelle non mancano mai….

01-Tutti insieme bis

… mi avanza anche della scorza di limone, guarda tu, e allora, sai che c’è? Me li faccio…..

I Muffins alla Carota

02-tre vasetti tre

Che poi sono la cosa più semplice del mondo, mi bastano:

610  3 vasetti di farina

610  1 vasetto e un pò di zucchero (io uso quello scuro)

610  1 vasetto scarso di olio

610  1 vasetto di yogurt

610  2 uova

610  1 pizzico di sale

610  1 bustina di lievito

Poi aggiungo una manciata bella grossa (diciamo una manciata di GG) di mandorle che trito piano piano, la scorza del limone e qualche carota grattugiata.

03-le carote

E anche qualche goccia di essenza di vaniglia, và, che voglio proprio esagerare.

Il procedimento è uguale a quello di tutti i Muffin che si leggono in giro.

Prima metto insieme tutti gli ingredienti “solidi” (farina, lievito, sale, le mandorle e le carote con la scorza del limone).

Do una girata per una mescolata approssimativa.

04-farinamandorlecarote

Poi aggiungo la parte “liquida” (lo yogurt, l’olio, le uova) e con un cucchiaio giro tutto formando un impasto “irregolare”.

Perché ho scoperto, dopo tanti fallimenti, che il trucco per i muffins è proprio quello, non mescolare tutto bene, perfetto e senza grumi, come sarei portata a fare, ma rigirare in scioltezza, tranquilla, senza troppi scrupoli.

E i muffins rimangono sofficiosi e umidi anche il giorno dopo, perché la maglia glutinica che si formerebbe se io li impastassi, in questo modo non si crea.

Riempio per 2/3 gli stampini in silicone (ho già detto che oggi sono pigra?) e in forno, 15 minuti a 180 gradi.

05-un muffino di traverso

Poi una nuvoletta di zucchero a velo e i giochi sono fatti.

Cosa ci vuole per una piccola coccola?

Pochissimo, forse mezz’ora in tutto e lentamente.

Però i mici sono rientrati tutti, e GrandeGatto sta in cucina con me e parla mentre io giro l’impasto e poi spolvero lo zucchero.

Un profumo di sole si aggira per la casa.

Sole, Vaniglia e Carote.

Le Camille di nota marca? A noi fanno un baffo!

06-un muffino in posa

Anzi, tanti baffetti e un nasino….

nasinasi 

venerdì 22 gennaio 2010

… e adesso la marmellata

Chi non fa merenda in compagnia... peccato!

materiaprima-05

E’ davvero un peccato non fare la merenda tutti insieme, pane e marmellata, come quando eravamo bambini.

In questo caso la merenda sarebbe pane e “confettura di Cachi”, una vera delizia che volevo condividere, e per una volta, onorando in tempo la promessa che vi avevo fatto nel post sulle “trecce dolci”.

Il Caco è un frutto che mi piace tanto, forse anche per retaggio della mia vita precedente, quando facevo tantissimo sport (a livello agonistico, bei tempi…) e Andrea, il mio allenatore, mi consigliava di mangiarne uno prima della palestra.
Sono molto energetici (ma molto molto visto che il loro contenuto di zuccheri arriva fino a 16/18% apportando circa 65 chilocalorie ogni 100 grammi), ma, a
parte questo piccolo dettaglio, contengono moltissima vitamina A, vitamina C, betacarotene, potassio e altro ancora.
Quindi, se non siete degli sportivi ma siete solo stanchi “mentalmente”, ecco, il Caco è perfetto anche per voi, perché aiuta il sistema nervoso e favorisce la depurazione del fegato.

materiaprima-01

Ma la cosa che mi piace di più è il suo nome botanico: Diospiro o Diospero.
Dios, che deriva dal greco e significa Dio, e pyros che significa frumento.
Una specie di Albero del Pane, insomma, mandato dagli dei o per gli dei… non ha importanza la traduzione esatta… per me è una poesia alchemica.

E questo si era capito, miciapallina, che ti piace il Caco, ma la marmellata?

A si, la marmellata!!!

Tutto nasce da un omaggio che il mio amico fruttivendolo, proprio alla fine dell’anno passato, ha fatto alla Gatteria, tre cassette di quelle grandi di questo frutto.
Piccoli, profumati, ambrati Cachi, si sarebbero senza dubbio guastati fino alla riapertura, e “intuendo” la mia passione (parliamo sempre di ricette…)… il passo è breve ed il Caco è tratto!

Ora che chili e chili di Cachi si aggiravano speranzosi alla Gatteria, bisognava trovare una ricetta…. e dopo aver girovagato in lungo e in largo sul web, l’ispirazione ci è arrivata “qui”!

La Confettura di Un Tocco di Zenzero era quella fra tutte con meno zucchero, e siccome a seguire le orme di Sandra non ci si può che trovare bene, mi sono lanciata… naturalmente con qualche modifica!

La Tanta Confettura di Cachi 

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(La scatola di BioPatè non è inclusa nella ricetta, quella è dei miei gatti!)

610  1 Kilo di polpa

610  300 gr di zucchero

610  1 bicchierino di Grappa

610  polvere d’arancia (o scorza di limone o zenzero candito)

La ricetta proposta è semplicissima, Sandra ci consigliava di non passare la polpa, e noi non l’abbiamo fatto, seguendo tutto pedissequamente!
Tolta la pellicina, estratta la polpa con le manine sante stropicciandola un poco, liberati i semini dalla loro sacchetta, abbiamo trasferito il tutto in una bella pentola capiente e dai bordi altri (la stessa comprata per l’invasione delle arance con marmellata e gelatina), aggiunto lo zucchero e portato a bollore mescolando di tanto in tanto.

bollebolle-03Quando la polpa inizia a bollire, come in tutte le marmellate e/o confetture, si forma una densa schiuma, ma continuate a girare e girare perché è normale e deve fare così….

E mi raccomando, ridete!

Perché questa è una cosa magica, trasforma zucchero e frutta in qualcosa di caldo e vellutato, destinato a portare piacere, quindi… ridete, canticchiate, pizzicate il vostro compagno (o compagna), giocate con i gatti, perché questo NON è un lavoro e in questa confettura, mentre l’alchimia trasforma nel pentolone la materia in oro, voi infondeteci anche il vostro amore!

Amore spalmabile!

E mentre ridete, pian piano la schiuma si dirada… e a quel punto noi abbiamo fatto le nostre piccole modifiche!

bollebolle-04

Tanto per variare un poco, perché era taaaaanta polpa di frutta, in un pentolone abbiamo aggiunto due cucchiai di Polvere d’Arancia (grazie Alex!) e un bicchierino di grappa, in un altro pentolone la scorza grattugiata e il succo di due bei limoni bio, in un altro pentolone qualche pezzo di zenzero tagliato piccolo e una bacca di vaniglia, insomma, abbiamo giocato con i sapori!

Attenzione però a quando si aggiunge la grappa (o altro liquore) perché l’intruglio “alza” subito il bollore e potete schizzarvi (e brucia! o come brucia! lo dico per esperienza!).

bollebolle-05

Passata una mezz’ora fate la prova piattino, cioè versate qualche goccia su un piattino freddo e provate a inclinarlo… se la goccia si rapprende e non scivola via la Confettura è pronta.
Come si vede dalla foto qui sopra…. per noi la prova piattino l’hanno fatta le piastrelle della cucina!

Come ero contentaaaa all’idea di ripulire!

E ora imbarattoliamo!ilbarattolo-03

Con questa magnifica “operazione Caco” finalmente ho svuotato la Gatteria da tutti i barattolini e barattoloni di vetro che conservo scrupolosamente.
Non ci riesco proprio a gettare un barattolino di vetro, ma poi alla fine ne trovo ovunque, sotto il letto, nella dispensa nel sottoscala, in mezzo alla pappa dei gatti!… non se ne può più!

Ora, la conservazione delle confetture fatte in casa non va presa sotto gamba.
Occorre sempre sterilizzare bene i vasetti (e anche le guarnizioni e i coperchi) per evitare che microorganismi si riproducano poi nelle nostre confetture rendendole immangiabili, o peggio ancora, tossiche.

Quindi, dopo averli lavati benissimo (lavastoviglie bollente) e passati al microonde fino a renderli roventi, io verso la marmellata ancora bollente a riempire il baratto fino a mezzo centimetro dal bordo, chiudo, rovescio il barattolo su un panno pulito e lascio raffreddare.

Raffreddandosi la confettura crea una depressione (si vede anche dal tappo) e va sottovuoto.

ilbarattolo-01

Si, d'accordo, sono bacchettona, in questo si, e tanto. 
Però, vedete come è carino il sotto vuoto che si forma nei barattolini?

Ecco qui!

Quanto chili di polpa abbiamo trasformato?

13 kili e 850 grammi di polpa di caco pulita!

Quanto è buona questa confettura qui?

Buona buona buonissima!

Per provare, citofonare La Gatteria!

Ce ne avanza qualche vasetto!!

ilbarattolo-02

nasinasi zuccherini

p.s.  punta da curiosità compulsiva e accortami della mia ignoranza, sono andata a sbirciare la differenza fra Marmellata e Confettura. Per me sono tutte marmellate…. e invece no!
Dal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria, solo prodotti ottenuti da agrumi possono essere venduti nell'Unione Europea con la denominazione di "marmellata", mentre tutte le altre preparazioni vanno chiamate confettura.
Risolto il mistero, torno di la a mangiare una bella fetta di pane e “confettura” con tanti cari saluti alla Comunità Europea. 

mercoledì 20 gennaio 2010

Le farfalle ritardatarie…


Post@ la Past@ ma fuori concorso

I Radiatori e i Cannolicchi Rigati, i Riccioli e le Penne lisce, le Farfalle, le Mezze Maniche, le Linguine, e poi le Ruote, la Calamarata, le Sigarette con i Bucatini, gli Spaghetti e le Penne, ancora, ma rigate …

01-La Pasta Garofalo

Le avevo tirate tutte fuori dai cassetti le mie belle buste di pasta, a fare bella mostra al centro del tavolo, che fanno anche una discreta figura, ma evidentemente doveva andare così, e a questo Contest non sono riuscita a partecipare.

Però la ricetta la pubblico lo stesso, a fare compagnia alle Linguine con le Vongole e ai Tagliolini con le Triglie.

La tradizione è rispettata!

C’è qualcuno che non ricorda la romantica cena a base di Spaghetti e Polpette di Lilli e il Vagabondo “Biagio”, immortalata dalla Disney?

Allora ho preso gli spaghetti alle polpette, li ho “contaminati” (ma senza obbligo di vaccino…) con il ragù alla bolognese, ed è venuto fuori un sugo polpettoso, quasi un ragù, o un ragù quasi una polpettata…. fate voi.

E siccome sono un’inguaribile romantica, nonché golosa, ho deciso di proporre una personale versione, con le ali!

Farfalle Garofalo con cuoricini di polpette

Sono serviti, oltre a un pacco di Farfalle Garofalo:

09-In bella vista

per le polpette

610  800 gr di macinato magro “misto” (maiale e manzo)

610  3 uova

610  4 spicchi d’aglio tritato fine

610  prezzemolo e maggiorana tritati

610  2 cucchiai di parmigiano (o grana)

610  2 cucchiai di olio e.v.o.

610  pane grattugiato

 610  pane raffermo

610  poco latte

02-Le Polpette

Per preparare le polpette vi rimando ad una vecchia ricetta “Polpettando”, ma rotola rotola, qui le mitiche pallettine andranno a finire in un sugo profumato e denso, giusto per ricoprire queste signore farfalle.

04-Le PolpetteLe polpettine sono state rotolate piccole piccole… come nocciole. (altrimenti che contaminazione era!)

130 alla fine…. 130 polpettine!… circa, perché alla Gatteria i mici pullulano, e si sa…

Dopo aver fatto tutto questo arrotolamento, nel padellone (regalo di nonna-gatta!) dove poi ho fatto il sugo ho versato un giro di olio (rigorosamente e.v.o.) e, quando è stato bello caldo, ho dato alle polpettine una velocissima rosolata, giusto il tanto per “sigillare” la carne ed evitare che la polpetta diventi troppo asciutta.

Poi le ho messe da parte (al riparo dalle zampine di GrandeGatto che si aggirava per la cucina… sarà stato il profumo ad attirarlo? misteri felini…).

05-Una rosolata

per il sugo

610  1 kilo di pomodorini in scatola

610  1 grossa cipolla

610  3 spicchi d’aglio

610  1/2 tubo di concentrato di pomodoro

610 1 bicchiere di vino bianco

610  2/3 foglie di alloro

610  1 peperoncino

Nello stesso padellone dove ho fatto rosolare le polpettine (e nello stesso olio) ho fatto imbiondire la cipolla tagliata a fette sottili e l’aglio.

Ho spremuto la conserva e fatto colorare la cipolla, poi ho aggiunto il bicchiere di vino bianco, che ho fatto “sfumare” a fuoco deciso.

Versati i pomodori, ho tuffato nel rosso le foglie di alloro e il peperoncino rosso e ho lasciato che il sugo cuocesse acquistando un bel colore caldo.

07-Nel Sugo

Verso la fine della cottura ho posato nel polpettine nel padellone, piano per evitare gli schizzi, ho fatto riprendere il bollore al sugo poi ho spento la fiamma e chiuso con il coperchio, lasciando che la carne si cuocesse con il calore.

In questo modo le polpette restano umide dentro e sugose.

08-Nel Sugo

Il gioco è praticamente fatto.

Scolata la pasta, giusto il tempo di mettere “in posa” le mie farfalline in coppia con le polpette noccioline…

10-In bella vista…un sorriso per la stampa prego… si giri anche da questa parte… bellissima, lei è davvero radiosa, bella farfallina polpettosa!!…

E via che si mangia!

11-Tutte insieme appassionatamente

Ah, se la vedesse Biagio!!

nasinasi rotolanti

 
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