giovedì 28 febbraio 2008

Una cena piuttosto "piccante"...

Ma cosa pensate mai!!! No no.. niente che non sia perfettamente accessibile anche ad occhietti piccini!

Ma allora, che cosa bolle in pentola?
Il Lesso e il Pentolone

Sicuramente è un bollito!
Miciapallina, con noi non ce la fai, si vede benissimo un pezzetto di pomodoro secco, un pezzetto di sedano e anche la cipolla!...

Va bene, va bene, mi avete scoperto!

Il Lesso

Eccolo qui, infatti, il mio bollito "povero"..... povero nel senso che so benissimo che i puristi del bollito, del vero bollito, staranno inorridendo!
Come!! QUESTO pezzaccio di carne, tutto solo e miserello, sarebbe un bollito??
Ebbene si, e ne vado anche fiera!..... quindi non offendiamolo! Non sarà di "pura razza Nordica", ma non vi sembra che abbia una faccina deliziosa? E che colori!!!
E' stato tuffato in acqua bollente, dove già navigavano cipolle, aglio, carote, sedano, un pomodoro secco (hand made "La Gatteria") e un ciuffetto di prezzemolo, così non ha ceduto al brodo i suoi succhi e i suoi profumi.
E' un bel pezzone di spalla di maiale che "Giorgiosantomacellaio" ha ben sgrassato e incartato con cura, sussurrandomi paroline misteriose nel consegnarmelo.... ebbene si.... abbiamo i nostri segreti io e lui...

E se credevate di aver capito già tutto.... allora io vi sfido!
Cosa centra con il lesso QUESTO?

Il Lesso e il mandarino

Un mandarino? Un mandarino tutto lucido?
eheheheheheeh... Visto che vi ho confuso le acque? Miciapallina monella! Vi avevo depistati!

In realtà, come già più volte accennato, GrandeGatto mi è entrato in una fase di "cibo-poco-sano" compulsiva!
Io non vorrei farmi piegare dalle sue lusighe e allora sto tirando fuori dal cappello (ops! dalle zampine!...) tutte le cosine saporitissime e un po "fuori" che noi amiamo!
Questo bollito "povero" è povero perchè poi lo si riveste..... così...

Il Lesso a colori

... con della Mostarda di Voghera (o di Cremona), ricetta tradizionale, piccantissima, che stappa il naso e sgorga il cervello!
I mandarini sono la cosa più deliziosa, i più forti, e quando ne addentate un pezzetto la loro forza dirompente sale dritta per direttissima dalla bocca al naso! Infatti miciapallina e GrandeGatto se li dividono da bravi micetti con precisione chirurgica, metà a te e metà a me! Golosastri!
Ma poi ci si può deliziare il palato anche con le pesche, le albicocche... e le pere.... si si, anche le pere sono eccezionali!
Solo le ciliegie rimangono in fondo al barattolo... talvolta!

Il Lesso a colori 2
Volete assaggiare? ..... sembra strano ma è buonobuono!
Parola di Gatteria.

martedì 26 febbraio 2008

Polpettando

Ovvero la storia di un GrandeGatto alla corte di Madama Polpetta!

rotola rotola

Ci sono uomini che le coccole, quando non te le chiedono direttamente, proprio te le tirano fuori dalle mani, così, spontanee!
Il GrandeGatto è uno di questi.
Strano ibrido bipede fra un orso e un gattaccio, lui davvero non ti chiede mai nulla (quasi mai, su, siamo onesti!!) però ha un debole, un vero debole "Le Polpette"!
Fatene 3, 10 o 30 e lui le mangerà tutte!..... mugugnando fra se e se come se quelle non fossero semplici palline di carne, ma vero cibo degno di re!
Allora, siccome di tanto in tanto la miciapallina si fa cogliere da raptus di coccolite acuta, al ritorno da lavoro, questa volta, si polpetta!

Avevo in frigo circa 700 gr di carne macinata (per fare le polpette "ottimali" sarebbe meglio avere del macinato misto e soprattutto NON macinato due volte), quindi ho sbattuto con una forchetta 3 uova, ho fatto un buchetto nella montagnola di carne, ho aggiunto le uova sbattute, aglio tritato piccolo piccolo (qui ne ho messo 4 spicchi), prezzemolo, maggiorana, due cucchiaioni di parmigiano, un poco di olio di oliva di quello buono (serve a renderle morbide morbide) e pane gratuggiato.

Nell'impasto si può mettere anche un pezzo di pane raffermo ben bagnato nel latte e strizzato, oppure una patata lessa schiacciata.
Serve per renderle più soffici e meno asciutte.... ma provate il trucco dell'olio e poi mi direte!!

Ho mischiato tutto bene bene (aiutandomi con le mani) e  ho iniziato a polpettare!

poppettine

E rotola rotola, con tanta pazienza, le piccole polpettine andavano formandosi!
Ogni tanto bisogna inumidire i palmi delle mani, per evitare che l'impasto si appiccichi, ma per il resto il rotolamento polpettifero è quasi ipnotico.
Inoltre, a polpettare non ero sola nella cucina della Gatteria, perchè, nell'ordine, c'era GrandeGatto a farmi compagnia (e a contare quante polpette venivano adagiate sul vassoio) poi Charlino (il Gatto Grande di casa, il vero sovrano di miciapallina) che stava ad occhi alzati e baffi frementi in attesa che qualche briciola di impasto scivolasse per caso dalle mie zampine..... e anche Ogheddu faceva la sua parte, rendendoci partecipi del suo ritrovato vigore saltando in modo da porre i suoi miagolii il più vicino possibile alle mie orecchie.... caso mai non lo sentissi!

Finita la delicata operazione del rotolamento (e della pulizia pavimenti da parte degli aiutanti di cucina, quelli pelosi) il GrandeGatto aveva già preparato il padellone con dell'olio caldo (giusto un filino sul fondo) e anche apparecchiato il tavolo!

Con le polpette viene anche un sugo buonissimo, ma ve lo racconto un altra volta..... questa è una coccola per GG e questo è il modo in cui le preferisce!
Una girata e una voltata per fare una crosticina dorata e cuocere la carne senza farla asciugare troppo, e le piccine sono arrivate in tavola!

rosola rosola
In teoria quelle che restavano dovevano servire per preparare un bel sugo..... ma, mistero, sono finite tutte!
Con grande soddisfazione della Gatteria al completo che aveva dei bei motivi per festeggiare!
nasinasi

giovedì 21 febbraio 2008

V.F.I. - Very Frigo Inside

Partiamo da una ricettina facile facile, di quelle direi addirittura "sciocche", chiamiamola "Lo sciocco pesce"!

frigo1

Quando vado ad aprire il frigo mi rendo conto che tante volte ho parlato del mio "frigo Tazebao".
Bene, eccolo in tutto il suo splendore, di fronte...

frigo2

e di profilo... ci sono tutte le ricette che copio e appendo ad aspettare il loro turno, quelle che faccio troppo spesso, gli auguri per i compleanni, insomma tutta la Gatteria appesa ad una parete liscia!
E adesso il pesce, che riposa in attesa della miciapallina...

frigo in

Oi oi.... è proprio vero che le persone si conoscono meglio guardando cosa hanno dentro le macchine, i cassetti... ed il frigorifero!
Very Frigo Inside!.... ma guarda tu!
La foto è mossa perchè fatta di corsa, ma il piccolo demonietto, un attimo prima delo scatto, stava bello lungo disteso! .... non ci possiamo davvero distrarre!

"Lo sciocco pesce"

Noi cuciniamo molto spesso il pesce alla Gatteria, retaggio della mia vita in Sardegna dove fare una passeggiata al mercato del pesce (quello di San Benedetto, per i Cagliaritani) oppure andare a Sant'Elia all'arrivo delle barche dei pescatori, per me era una festa sin da piccola!

pescetti

Questi due magnifici esemplari di orate (allevamento.... ma ci accontentiamo) di circa mezzo kilo l'uno, che si sono salvati dalle unghiette del mio piccolo, meritavano una degna fine!
Una delle caratterisctiche della cucina Sarda è la semplicità. Pochi intingoli, sapori forti, decisi, come se fossero tratteggiati in bianco e nero, aspri all'apparenza, ma con il cuore morbido e fondente, come la gente di Sardegna! Merito degli alimenti, poveri, ma freschi e di ottima qualità!
Quindi, lo sciocco pesce, non squamato e non spanciato (naturalmente dovete essere sicuri che sia pesce fresco e con una buona pastura) viene massaggiato con del sale marino, fino ad impanarlo, con una fitta copertina bianca.
Non sq
uamo e non spancio il pesce perchè durante la cottura il suo grasso non fuoriesca, ma rimanga nella carne a renderla, appunto, fondente al palato.

2 pescetti

Nel frattempo faccio scaldare un tegame di acciaio con il fondo pesante (ma potete utilizzare qualunque bistecchiera munita di coperchio). Controllo che sia caldissimo gettando una goccina di acqua sul fondo... l'acqua non evapora, ma si riunisce in un unica goccia centrale sfrigolando... la bistecchiera allora è rovente.
Ci accomodo dentro i pescioni, aggiungo un paio di pizzichi di rosmarino e chiudo il coperchio.
Per due pescioni di questa taglia calcolo 6/7 minuti, poi apro il tegame, giro i pescioni, richiudo per altri 6/7 minuti.

pescetto oplà

E... oplà! Ecco il pescione! buono buono buono!
Veloce..... semplice e sano!
Ed anche economico, considerando che le orate di allevamento di provenienza Grecia vengono in media dai 5,50 ai 9,00 euro. Meno della carne.

Buon appetito a tutti dai mici della Gatteria (pelosi e non)!

p.s. a proposito dei mici della Gatteria...

per favore avremmo bisogno del vostro aiuto...
Ieri sera rientrando a casa non abbiamo trovato il nostro piccolo demonio ad aspettarci davanti alla porta.
Lo abbiamo cercato e, dopo un poco, trovato, tutto pesto e rannicchiato.
Mignolo

Non sappiamo e non vogliamo sapere se è caduto, è stato investito oppure un buon passante gli ha allungato una pedata per gioco.
Il piccoletto soffre un po... si lamenta e ha tanto male. Soprattutto ci guarda con gli occhioni di chi si fida ciecamente e noi vorremmo potesse parlare...
Stamattina sembrava stare un po meglio, ma se stasera non si è ripreso chiederemo una macchina in prestito per portarlo al pronto soccorso degli animali... ci sentiamo un po stupidi e un po smarriti.
Per favore, fate come per Trilli, la piccola fata di Peter Pan, e se credete nei mici, fate un sorriso stasera e pensate che tutto andrà bene.
Noi ci sentiremo meno soli e Ogheddu trornerà a saltare.
nasinasi

p.s. aggiornamento di oggi 22.02.08

Ogheddu sta meglio!!!
sisisisisisisisi...... ancora non salta (ma vorrebbe tanto farlo, ci prova, si arrabbia e strilla alle finestre che stanno troppo in alto per lui), non possiamo stropicciarlo come vorremmo perchè come lo tocchiamo grugnisce, ma ha mangiato un po di pappa, ha usato la lettiera e non è più caldo.
Abbacchiato, si, parecchio, ma alla palpazione non si sono riscontrate lesioni e la veterinaria (che si è offerta di venire a casa nostra stamattina all'alba visto che non potevamo andare noi) ha pensato fosse meglio, visto il miglioramento, non stressarlo tenendolo tutto il giorno in gabbia in ambulatorio da lei (fino alla sera quando ce lo avrebbe riportato).
Ogheddu sta meglio..... si è giocato una delle sue sette vite, ma ne rimangono pur sempre altre 6!!!
Grazie, a tutti, che non nomino perchè questo post diventerebbe un libro, ma grazie davvero!
Anche il veterinario virtuale (grazie laura) abbiamo avuto!
Ancora un grazie a Romina, che è la seconda mamma di tutti nostri innumerevoli mici, e alla Dott. Tiziana Tabossi, di Fiano Romano, perchè non ci lasciano mai soli!
Speriamo tuto proceda così.

mercoledì 20 febbraio 2008

Solo 6 cose?...

6 cose... solo sei cose che amo?
Santamammadeifelini, e come si fa?
Aiuolik, mia cara, io ci provo .... ma la cosa è decisamente in salita!

06-Micia ZZZZZZZZ

Difficilissima.... vediamo .... a parte "Dormire" (che come si vede qui è una attività a cui mi dedicherei decisamente più di frequente di quanto non faccio)....

AMO

In assoluto e come primissima cosa la mia Libertà. Non potrei vivere senza. Diciamo che è la prima cosa da cui poi derivano tutte. Libertà di spirito e di corpo, che raggiunge il parossismo a volte anche esagerando. Anche nel modo di vestire, infatti raramente mi vedrete con abiti stretti. Scappo come una furia, mi dissolvo, ogni qual volta mi sembra che qualcuno o qualcosa stia diventando routine o inizi a costringere le mie decisioni. Ho abbandonato persone e anche luoghi in nome di questo spirito ribelle.... adesso che sono vecchiarella comincio a rallentare e a rassegnarmi.
Ma non è facile.

AMO

01-Questo omino

Questo uomo qui! Che più che un uomo è un gatto.
Lo faccio dal primo momento in cui mi sveglio la mattina e sento il suo respiro pesante, all'attimo prima di dormire quando allungo i piedi per accertarmi che ci sia. E' assolutamente in contrapposizione con il mio primo amore, vero, ma forse perchè niente e nessuno mi costringe a restare... allora sono libera di farlo! Lo faccio dalla prima volta in cui lo ho visto.... e ho capito che un altro pazzo come me esisteva davvero, e non era mio fratello!

AMO

04-Il mare il cielo

Il Mare e il cielo. In tute le stagioni, arrabbiati o placidi, mi piace guardarlo o nuotarci dentro. Nuotare.... o solo stare a mollo in acqua mi da una grande pace. Metto le orecchie a pelo d'acqua e chiudo gli occhi. Si sentono ronzii, bolle, fischi... e attutiti da lontano suoni "veri". La stragrande maggioranza delle mie foto sono di nuvole o di onde.

AMO

03-evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

La Moto. Da sempre, fin da piccolissima. A casa nostra non si parlava di moto o motorini, mai, a causa di certe cose successe prima ancora che io nascessi. Sono la più grande dei figli... quindi è un mistero da dove sia venuta questa passione. Avevo appena 4 anni, giravo con il triciclo... e facevo brumm brumm... fingendo di essere una motociclista! Una moto che passava per strada poteva catapultarmi in un mondo tutto mio. Sono passati 40 anni prima di Lisetta (e ancora non so guidarla, confesso) ma fa nulla. Mi piace girare in moto anche come zavorrina, mi piace il silenzio dentro il casco, la sensazione dell'aria addosso. E andare..... andare andare andare...

07-Nel grano

... ovunque

AMO

02-Vieni gatto

I Gatti. Squisiti esseri perfetti. Li cerco ovunque vado e quasi sempre li trovo. Trovo perfettamente normale la loro indipendenza, il loro essere schivi, il fatto che si facciano per la stragrande maggioranza del tempo "i fatti loro". Daltronde, noi uomini non facciamo la stessa cosa? Mi sembra che chi impara a convivere placidamente con un gatto poi si trovi la strada spianata anche con gli essere umani. Convivere con un gatto è una grande scuola di vita. Osservarlo, capirlo, comunicare con lui.

AMO

Leggere. Provo proprio una ancesterale passione per la carta, mi piace toccarla, sfregarla fra le dita, affondarci il naso dentro e sentire l'odore dell'inchiostro. Colleziono fogli di colori e grane diverse. E penne, con inchiostri diversi e forme e pennini. Come corollario (ma per favore non urlatemi contro) io AMO STUDIARE.... O si..... Libri, enciclopedie, testi... mi piace avere un programma e studiare, mi piace la sensazione che si prova nel togliere i veli dalle cose, la sensazione di "imparare" piano piano i meccanismi! O si..... QUANTO mi piace! Da sempre, fin da quando andavo a scuola. Anche se ero una pessima studentessa, perchè il mio studio prendeva la strada che voleva.... e magari passavo una serata sopra una cosa che mi aveva catturato (come le luci sui muri catturano i mici) e NON su quello che dovevo! Ho preso tre diplomi ..... solo perchè mi piace (mai detto di essere normale!!).

....... .......

Ecco qui. Sono sei cose, se non ho contato male, ma troppe ne sono rimaste fuori. E per essere una che non ama parlare di se, adesso l'ho fatto anche troppo. Quindi per un po.... solo cucina, per favore.

Anche se è la parte più odiosa, ora devo passare il testimone, quindi vediamo cosa ci racconta di se la mia più vecchia amica Kausika, poi la dolce Pupina, e una che guarda la Sella del Diavolo tutti i giorni, la solare Coniglia!

08 andare

Adesso fatemi andare, devo cucinare!!!!

Ei Pupa!

Primavera

Tanti auguri Pupina!!!!

Oggi è un giorno meravigliso, sta arrivando la primavera, ecco perchè sei nata tu! Questo è il mio regalo per te...

"L’amicizia è

un piccolo petalo di margherita

nel giardino del drago

che sembra tanto brutto è cattivo

ma a guardarlo da vicino

è buffo e piccino.

Nel giardino del drago

ci sono rose e petunie

e giacinti blu più del cielo.

Gatti guardiani si fanno le unghie

su viti arricciate

e mille farfalle gialle

riposano sui gelsomini sotto il sole.

L’amicizia è

solo un fragile petalo bianco

che il vento serpente avvolge nelle spire

e turbinando porta in alto.

E chi si avvicina

a toccare i profumi e a vedere i colori

del giardino del drago

può trovare tra le dita

un’idea di fiore, un petalo solo,

che il vento ha posato,

e a chi sa guardare,

a lui solo, ha donato."

lunedì 18 febbraio 2008

Che regalo vuoi?

una conchiglia

Vorrei andare al mare, vorrei fare una giornata intera in moto, vorrei il sole. Questo era il desiderio di miciapallina per il suo compleanno...

10 febbraio, mattina, mi sveglio caricata a palla, c'è il sole, si parte! Tiriamo fuori dall'armadio i pantaloni da moto..... e che bella sorpresa! entrano ancora, nonostante tutto!!!
Pantaloni, protezioni, stivali "seri", sottogiacca..... insomma tutto l'armamentario, e io non sono più io, piccoletta, cicciottella, timidina e ormai oltre quarantenne... no no, sono bellissima, sono grandissima, sono fortissima!!! Sto per partire in moto!

01 - Zirighetta attende

Premetto..... noi in moto ci andiamo TUTTI i giorni (anche perchè non abbiamo la macchina)... ma andare a lavoro alle sette del mattino con il ghiaccio sulla strada e tornare alle sette di sera, sempre con il ghiaccio, con il traffico, in città..... non è la stessa cosa!
Sto partendo! Mi portano al Mare! Sono sulla moto!

WOW

Ci incontriamo con il nostro amico Alex sul raccordo, dove io approfitto della pausa per saltellare in giro e prendere il sole appoggiata al nostro drago grigio (a, LEI si chiama Saphira, per la precisione) e poi via, casco ben allacciato, sfrecciamo nel traffico della domenica, destinazione Sabaudia!
Forse è bene che questa cosa la si precisi, per capire quanto è grande il regalo che mi hanno fatto.... 150 Km di strada praticamente "dritta" (all'andata, altrettanti al ritorno) non è proprio il massimo del divertimento per dei motociclisti veri, ma i miei due eroi lo hanno fatto lo stesso, per portare ME, scomoda zavorrina, ad un mare desiderato, un mare vero..... vera sabbia, vere onde!

02 - Ilregalo

Eccolo, guardate quanto è bello!
Il mare placido che rifletteva il cielo fino all'orizzonte...

03 - Passi

... una lunga lunga spiaggia quasi deserta, e il rumore della risacca sulla spiaggia.... capitemi... ho la salsedine nel DNA, sono nata in una città di mare e ci sono cresciuta, non sopporto le scarpe perchè camminare scalza sulla sabbia calda era una abitudine quotidiana, ed era un anno, un intero lunghissimo anno, che non sentivo quel rumore!
E adesso era nelle mie orecchie!
Anche se il piccolo ristorante sulle dune dove GrandeGatto voleva portarmi a festeggiare era chiuso (chissà se riaprirà) il mio cuore batteva così forte che non sentivo altro.
Tonno e pomodoro con una fetta di pane, con i miei amici più cari, con questa vista hanno sostituito degnamente qualsiasi banchetto!
E poi di corsa sulla spiaggia!

05 - In Mare

Una spiaggia vera, con conchiglie vere....

04 - Conchiglie

tante, tantissime, portate dalle onde, come quando ero piccola...

06 - vuoi

... daccordo, forse ancora non sono cresciuta, ma c'è ancora tempo per quello!
E' stato un pomeriggio bellissimo.
Occupati nella raccolta.......

07 - La raccolta

.... poi a prendere a calci le impronte sulla sabbia ...

08 - sabbia

... fingere di essere un girasole marino...

09 - come un girasole

GrandeGatto e Alex hanno anche trovato uno strano ibrido sul bagnasciuga, un esemplare di patella gigante spiaggiata, forse dall'ultima risacca.... non ci credete? E' stata documentata!!

10 - patella spiaggiata 2

Ho temuto davvero che i miei due amici decidessero alla fine di lasciarmi li, ancorata alla sabbia, con il mal di pancia dal gran ridere!
Però alla fine si sono convinti.....

12 - ma dai

... e mi hanno ripreso con loro!
Andando via, in cima alle dune, mi sono girata e per un attimo è stato davvero tutto perfetto.
Davanti a me le due motine pronte a partire, il mio compagno e il mio amico che mi aspettavano, alle mie spalle il mare con il sole che stava iniziando ad andar via...

14 - splasc

Se non fossi una dura vera, una rude motociclista, forse una lacrimuccia ci sarebbe anche stata bene!
Ma ho il cuore di roccia, io! (sigh...)

Una piccola tappa al lago di Paola a far visita al santuario, dove la compagnia del freddo si è fotografata in tutto il suo splendore!

15 - La Compagnia del freddo

Ahhhh..... grandi mertiti della tecnologia moderna!
Santo Autoscatto!
Come ben si può notare, nonostante il sole e la splendida giornata, il freddo cominciava a farsi sentire e più che sorridenti, a quell'ora eravamo ormai tutti intirizziti, ma io continuavo a pallineggiare in giro e a chiaccherare e a parlare e a pallineggiare... però alla fine siamo davvero partiti.

150 Kilometri di strada ci aspettavano ancora prima di arrivare a casa, e con il sole che stava preparandosi per la nanna non è stato facile!
Faceva freddo... ma è stato bello.
Eravamo stanchi (io per il troppo saltellare e correre e chiaccherare.... loro credo stanchi di sopportare me!! eheheheheeheh).... ma è stato bello.
C'era traffico.... ma è stato bello!
Molto bello.
Più bello ancora!

16 - Spettatori

Ho lasciato i gabbiani a far la guardia al mare e mi sono portata la sabbia a casa, negli stivali, nelle tasche della giacca, e un po più di sole nel cuore!

Grande Gatto, Alex, grazie del regalo.

mercoledì 13 febbraio 2008

M'illumino di meno... anche noi

banner

Volevamo aderire anche noi all'iniziativa di Caterpillar rilanciata da ComidaDeMama qui, poi ancora qui,  e infine qui (e sicuramente qualche passaggio me lo sono perso!), ma sinceramente il tempo è volato via e non sono riuscita a trovare nulla.

Però questa iniziativa è una di quelle che secondo noi "servono davvero" e allora ho avuto una pensata (ATTENZIONE ... le pensate delle miciepalline sono raramente una cosa seria!!).

Visto che avete tutti postato delle ricette belle, bellissime, intelligenti, posso fare l'outsider?

Scusate..... i piatti poi.... chi li lava??

Ecco, allora, fuori programma, fuori tempo massimo, fuori concorso, fuori tutto... la RICETTA per il detersivo ecologico!!!

Da preparare rigorosamente hand made, con poca spesa, poco tempo, poco inquinamento e da usare sia per lavastoviglie che per il lavaggio manuale.

La ricettina non è mia (magari fossi così geniale) ma suggerita da sbardy  in un suo post dal portale di cooker.net, a sua volta arrivata alle micia-orecchiette suggerita dall'amica Pupina, che supplisce ai miei frequenti attacchi di acciambellamento acuto, tenendo desta la mia attenzione su quello che mi capita intorno (grazie Sara).

Lavapiatti ecologico

  • 200 g di sale grosso
    100 g di aceto bianco
    3 limoni
    400 g di acqua

Frullate i limoni tagliati a pezzi, con la buccia, insieme al sale, per circa 30 secondi.
Mettere il limosale in una pentola, aggiungere l'aceto, l'acqua, e far bollire rimestando con una frusta, per circa 15 minuti.
Quando è freddo passare con un colino per eliminare i pezzi grossi che potrebbero rimanere (tipo i semi) conservate questo composto in un vaso di vetro.
Usatene 2 cucchiai nella vaschetta della lavastoviglie oppure il necessario sulla spugnetta nel caso del lavaggio a mano.
La consistenza è densiccia, quasi gelatinosa (sarà la pectina dei limoni??), naturalmente non fa schiuma!

Funziona davvero!

Bene allora..... una grossa hola al nostro sbardi per averci suggerito in primis questa chicca, ma vi invito ad andare a controllare anche i DetersiviBioAllegri  e questo interessante articolo di ErmesAmbiente sui piatti puliti.

E adesso??? I piatti chi li lava?

9 febbraio - giro di boa all'anno zero

Ebbene si, ci siamo arrivati, siamo a 43!
Venghino Siori venghino, altro giro altro regalo, allacciate le cinture, chiudete i seggiolini, la giostra riparte Siori!

Miciapalina si è svegliata "a palla"! Colazione con pane burro e marmellata insieme a Kausika e Gelsomino che dormivano alla Gatteria e subito i primissimi auguri.
Gli amici di Cuochi di Carta (che mi hanno fatto inumidire gli occhi) e poi la mia Pupina ... e a quel punto piangnucolavo come un cucciolo (GrandeGatto insiste che sono tutte scuse per farmi coccolare.... ma va da se!).

E poi, tutti fuori di casa in giro per Roma, con una bella giornata di sole! Mi sono messa anche la gonna!

Per strada ho visto il primo albero fiorito della nuova stagione. Svettava tutto bianco in un grande campo e ho pensato che tutto andrà meglio.

43-Il giorno della micia
Questo è l'anno zero! Si ricomincia!

Vorrei raccontarvi tuta la mia giornata, ma ve la risparmio.... sappiate che ci siamo fiondati in un meraviglioso negozio a scegliere bustine per il te, sciroppo di glucosio, zenzero candito, marmellate e cioccolati (io ho anche provato a leccare la vetrina....)!

Il "pranzo di compleanno" era in un fast food Turco (Ciomp!!) dove ho "circuito" il proprietario facendomi promettere anche in regalo la cassetta con la musica turca che stava di sottofondo!

43-corruzione

Poi di nuovo in giro per Roma, con il sole, a fotografare gli alberi e i piccioni (e di nascosto i nostri amici che si baciavano, travolti un po anche loro dalla "follia gattara")!

Alla fine, la sera, prima del ritorno alla Gatteria, siamo passati a comprare il dolcino ..... "una aragosta".....

43-Aragoste

Si si, si chiamano proprio così queste "pastarelle" che sono in realtà più lunghe di una mia mano e ripiene di Crema Chantilly!
Una vera immersione totale nella libidine!
La cena prevista era "Culurgionis alla menta" (Cuochi, la colpa è vostra) e "Aragosta" (quella li sopra).... mica male vero?

Ma.... vi state domandando cosa sono i Culurgionis?

43-culurgionis 2

IS Culurgionis sono dei ravioli di patate Ogliastini. Il nome vuol dire "Pancione" e questo raviolo deve avere proprio la forma delle tipiche borracce di pelle che usano pastori (la forma un po' simile ad una pera panciuta). Sono delicatissimi di sapore e la menta si sposa deliziosamente con il pecorino!
Questa ricetta l'ho già inserita anche su cooker.net (altra mia "casa rifugio tana") ma ve la riscrivo anche qui!

Is Culurgionis (alla menta)

Per farli vi occorrono

  • 500 gr. di farina di semola
    patate lessate e salate
    pecorino gratuggiato
    olio evo
    menta fresca

Impastate la farina con acqua e il sale e tirate una sfoglia abbastanza sottile (volendo potete aggiungere una piccola dose di farina di grano tenero per rendere la sfoglia più sottile ed elastica).
Nel frattempo avrete lessato le patate che dovranno essere unite all'olio, al pecorino e alla menta e schiacciate fino a formare un impasto omogeneo e scivoloso: olio e pecorino devono essere in quantità, abbondate gente, abbondate!!!
Realizzato l'impasto tagliate dalla sfoglia dei tondini della dimensione di un bicchiere d'acqua e con un cucchiaino da caffè mettete una noce di impasto al centro di ogni tondino, poi prendetelo delicatamente fra le dita piegandolo quasi a metà e cominciate a pizzicare i bordi della sfoglia stringendoli delicatamente con le unghie del pollice e dell'indice cominciando all'inizio del semicerchio e procedendo fino alla parte opposta, con abbastanza acqua nell'impasto la sfoglia sarà leggermente appiccicosa.
Questa è l'operazione più delicata: chiudere i culurgionis a mano è un operazione che si impara dopo aver buttato parecchio impasto ma questo sistema di chiusura li rende unici perché fa andare via tutta l'aria dall'interno.
A chiusura ultimata si presenterà come una piccola treccia laterale.

43-culurgionis alla menta
Sono ottimi con burro e parmigiano o pecorino oppure con un sugo semplice di pomodoro e basilico.
Evitate il sugo con la carne perché risulterebbero troppo pesanti: i culurgionis di patate hanno un gusto molto delicato.

Ecco.... questa è stata la nostra magnifica giornata di compleanno, non potevo avere una festa più bella! Passata con amici sinceri, con gli auguri (via blog, via SMS) che via via arrivavano facendo sbocciare sorrisi sempre più grandi, il sole che non ha smesso un attimo di splendere..... alla fine ero stremata di risate e cibo e compagnia e sole!

Ma...... aprendo il frigo per tirare fuori le "Aragoste" cosa ho scoperto?
Gelsomino e Kausika avevano provveduto a farmi l'ultima sorpresa: la Torta!!

43-torta di compleanno

E con questa immagine vi lascio.... perchè domani.... domani arriva il regalo!

miciapallina commossa ringrazia tutti quelli che si sono ricordati di lei!...

giovedì 7 febbraio 2008

Il "minestrone"

Uno dei ricordi di quando ero piccola, era il minestrone della mia mamma.

Sentivo gli altri bambini lamentarsi e fare le boccacce, ma non mi tornava... il minestrone di mamma era così buono!

Denso, così tanto che il cucchiaio ci restava dritto dentro da solo, senza pasta o riso o altri "inquinanti", certamente NON passato, ma pieno di tantissimi pezzettini piccini piccini di verdure.
pic - minestrone piatto
Il minestrone per noi era una festa!

Mamma lo faceva soprattutto d'estate, ma non era cosa così facile come si potrebbe pensare.

D'estate noi si andava in campeggio. Campeggio libero, naturalmente, e questo mi da sempre il senso del tempo passato. Ora il campeggio libero è una utopia.

Facevamo trainare la roulotte con un trattore proprio in mezzo alla spiaggia di "Cala Sinzias", a pochi metri dall'acqua del mare, così vicini che quando c'erano le mareggiate si aveva sempre paura che le onde potessero entrare nella "Veranda" (che poi era la tenda davanti).

Eravamo in due o tre famiglie, un piccolo accampamento, e dietro ad ogni roulotte una tendina piccola, che faceva da magazzino e da "bagnetto".

Mio nonno faceva i fiocchetti con le buste di plastica sui tiranti delle tende, perchè noi bambini non inciampassimo, e quei fiocchi legati con il vento del mare facevano un fruscio continuo che ancora mi ricordo.

La sera si accendeva un vecchio generatore per ricaricare le batterie, e sempre il nonno (che era un vero geniere dell'areonautica militare) aveva organizzato un sistema di cavi di corrente, cos' che tutte le roulotte e le tende avevano la luce, erano una favola fatta vera tutti questi fili volanti, magari sorretti da canne, con le lampadine appese per illuminare il passaggio.

I papà viaggiavano a papà alternati, in modo che con le famiglie potesse rimanere almeno un uomo durante la settimana (seee..... ma li erano le donne le vere cape del villaggio) e poi il venerdì sera tornavano.

L'acqua corrente non c'era!

Si andava a prenderla (all'arrivo degli uomini) con le macchine piene di bidoni da 20 o 25 litri a Castiadas, un comune li vicino, ad una vecchia colonia agricola penale, dove c'erano le fonti a cui si riempivano i bidoni.

Ed era una festa!

I bambini si prenotavano per andare con "i grandi" ed era un vero onore essere portati, perchè noi piccoli si occupava del posto in macchina dove sarebbe stato un bidone senza però poter dare una mano "vera" a tutta l'operazione.

E quanto la spedizione tornava si organizzava una lunga fila di formichine umane per trasportare il carico prezioso dalle macchine alle tende/roulotte.

Rari erano i casi di persone che facevano questa cosa da soli.

Generalmente la spedizione era collettiva, tutti uniti per una famiglia, e poi via di nuovo, per un'altra famiglia.... e così via.

Come per la spesa.

Perche non c'erano supermercati o negozi dove si andava noi.

No! La spesa bisognava andare a farla alle fattorie della zona, anzi, nell'unica fattoria della zona abbastanza vicina da poter essere raggiunta a piedi dalla spiaggia (o con la macchina quando i signori uomini ci degnavano).

Tutto, dall'acqua al pane, era bene prezioso, da non sprecare, perchè non stava dietro l'angolo e costava lavoro e fatica "collettiva" procurarselo.

Durante il giorno papà lasciava uno o più bidoni sul tetto della roulotte, coperti con buste nere, e quelle erano le nostre scorte di acqua calda.

Che bello la sera, con un lungo tubo, quando mamma ci insaponava e poi ci spruzzava per lavarci ben bene prima di vestirci (perchè per il resto del tempo si restava in costume da bagno).

E c'era una catinella, su un treppiede, dove si versava l'acqua per lavarsi la faccia e le mani durante il giorno, così non si sprecava.

E si mangiava tanto pesce, perchè la notte chi voleva andava a pesca (e il pesce era tanto davvero) e noi bambini si aspettava a riva, con il falò acceso.... perchè altrimenti le barche non ritrovavano la strada per tornare e noi facevamo da punto luce di riferimento!...... si cantava, si raccontavano le storie, si organizzavano i giochi!

Anche li c'era la legge ferrea.... non si pescava più pesce di quello che si sarebbe potuto mangiare..... raggiunto il limite, si riaccendevano i motori e si tornava a casa.

Ma che centra tutto questo con il minestrone?

Oibò!

E' in roulotte che la mia mamma faceva i minestroni più buoni!

I migliori che ricordo!

E quando si facevano le gite nei boschi, mentre le altre mamme portavano le uova sode o il pollo arrosto.... la mia mamma no!

La mia mamma tirava fuori il pentolone del minestrone e dei piatti arancioni impilabili (di quelli che si usano per i campeggi) e tutti a mangiare.... tutti a mangiare da noi!
pic - minestrone pentola
Perchè anche chi storceva il nasi poi arrivava ad assaggiare..... e un assaggino tira l'altro e si finivano il pentolone!

Ladroni di minestrone!

Alla gatteria il minestrone si fa ancora così.....

Minestrone della mamma

Preparo un soffritto con una cipolla tritata, qualche spicchio d'aglio, un pomodoro secco, a volte aggiungo qualche pezzetto di pancetta o meglio ancora speck.

Quando la cipolla è molle (prima che diventi dorata) aggiungo un paio di cucchiai di conserva di pomodoro e faccio cuocere qualche altro minuto.

Poi inizio ad aggiungere le verdure, la dove necessario tagliate a cubetti: carote, sedano, zucca, patate, zucchine, pisellini (uso quelli surgelati), fagioli (se li trovi freschi è una festa), verza, funghi, e chi più ne ha più ne metta.

E' un minestrone di stagione il nostro.... si usa quello che si trova (a parte qualche surgelato).

E ogni "ingrediente" aggiunto passa prima alla rosolatura e si insaporisce con il battuto!

Quando la "mole" delle verdure non mi permette più di girare, allora aggiungo qualche bicchiere d'acqua, uno o due dadi, e faccio cuocere...... cuocere fino a che l'acqua non sia sparita e le verdure non siano quasi compatte.

E' il minestrone "collettivo"!

Con la mamma ci si metteva li, intorno ai tagliere, e mentre si cubettava si parlava.....

Oggi naturalmente quando non ho tempo (oramai troppo spesso) sostituisco le verdure tagliate con certosina pazienza con una o due buste di minestrone surgelato..... ma prima il soffritto, sempre, poi qualche verdurina "fresca" che magari mi gironzola in frigo (carote, sedano, zucca, zucchine.... quelle ci sono tutto l'anno), e giro nel soffritto, poi le buste....... di marca ottima..... sul minestrone non transigo!
pic - minestrone panorama
Santamammadeifelini!

Questo non è un post ma un romanzo!

Chiedo perdono, mi sono fatta trasportare......

Per farmi perdonare..... posso offrirvi un posto a tavola?


domenica 3 febbraio 2008

La "Gatta Ladra"

Ebbene si!
Sempre alla ricerca di cose nuove da provare, e poi "ladra".... mi approprio di quello che mi colpisce, per i colori, per l'accostamento dei sapori, che sento in bocca già mentre leggo.

padellata

Ma, secondo voi, questa ricettina non meritava di essere provata?
In effetti, avevo un paio di pezzetti di zucca avanzati dal minestrone (del minestrone ve ne parlerò, aivoi, presto), una busta di broccoli surgelati e dello zafferano che ci siamo "importati" dal nosto viaggio indimenticabile a Kuwait City (ancora non abbiamo visto niente, Vero Rosa e Abdullah?)..... ma confesso, le orecchiette le ho comprate....
L'idea era, teniamoci leggeri, ma con gusto, coloriamoci, come se ci fossero coriandoli per casa e non la pioggia fuori, coccoliamoci..... e queste orecchiette con zucca, broccoli e zafferano, si preparano nel tempo che bolle l'acqua, e si mangiano "gongolando".
Le volete vedere più da vicino?....

orecchiette

I cubetti di zucca, tagliati a pezzetti piccoli piccoli (anche se non esattamente un centimetro per lato.... Remy perdono) sono finiti in un saltapasta con la cipolla tritata (vabbè.... non avevo lo scalogno) e un pizzicotto abbondante si zafferano.

Mentre rosolavano, ho "tuffato" una bella tazzona di broccoli surgelati nell'acqua bollente e quando l'acqua ha ripreso il bollore ho aggiunto anche le orecchiette.

Orecchiette fortunelle, che poi hanno saltato in padella insieme alla zucca, e con l'aggiunta di una spolverata di peperoncino macinato e pecorino sono finite nel nostro piatto!

Guardavamo sul satellite la "Sartiglia" (giostra equestre del carnevale Oristanese, che è parte delle nostre origini Sarde) e davanti ai nostri occhi c'erano tutti i colori e le maschere.

broccoletto

Adesso ve le faccio vedere ancora più vicino.... ma se volete sentire il sapore avete solo due alternative.
O le rubate anche voi, o passate alla Gatteria!

 
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