venerdì 30 ottobre 2009

La zucchina monotematica

e dopo l’arancio ecco il verde!

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Si si, per smorzare un poco i toni incattiviti e seri dell’ultimo post ora riprendo con i colori (ma quanno ce vò ce vò…)!

Venghino siori venghino, oggi va in scena per noi il Verde!

Antefatto

Verso la fine di quest’estate, dal nostro spacciatore di verdurine sane e buone (proprio quello qui sotto)…

Spacciatore di Verdurine

… abbiamo fatto l’incontro con due zucchine decisamente particolari.
Io zucchine così grandi non ne avevo mai visto!
Sarà che dalle parti mie la frutta e la verdura “originale” è tendenzialmente piccola.
Piccola ma molto saporita e sugosa.

“Pitticchedda, tottu succiu” (Piccola ma tutto succo)

E’ una frase che si usa spesso e anche rivola alle persone per indicare quelle che, pur dall’apparenza piccola o gracile, in realtà sono “concentrate” di sostanza!

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Quando ho visto queste “cose” ho pensato che fossero senza sapore, stoppose, tutto semi, come capita spesso con questi esemplari troppo cresciutelli.

Il signor Marcello però mi ha detto “nono bella signora, sono buone buone, le provi”.

A me, sarà che mi chiama sempre bella signora, sarà che da quando lo abbiamo incontrato abbiamo fatto mangiate di, nell’ordine, ciliegie spettacolari, albicocche che sembravano pesche e pesche… santamammadeifelini, pesche così non le mangiavo da quando stavo a Cala Sinzias (Costa Rei, Villasimius, Cagliari) e la mamma le comprava in un orto dove ce le raccoglievamo direttamente dagli alberi… senza parole!
Sarà tutto questo, ma io non gli so resistere a questo signore qui, e le ho comprate!

RAssicuro GG… le faccio ripiene come faccio io… suona più come una minaccia!

Fatto

Le Zucchine ripiene di Zucchine

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Ad onor del vero, bisogna dire che è stata una vera goduria cucinarle.
Erano sode, con pochi semi, molto profumate.

Signor Marcello, lei si che sa come prendere le donne!

Per prima cosa le ho svuotate con un cucchiaio (generalmente uso un cucchiaino, ma qui non c’è stato bisogno). Delicatamente, per non romperle, e lasciando uno spessore tutto intorno.

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Mentre i “gusci” della zucchina riposavano su una teglia ricoperta di carta forno in tutto il loro splendore (belli erano davvero belli), ho spezzettato  la polpa in un tegame, ho aggiunto una cipolla tagliata fine, uno o due spicchi d’aglio a pezzettini, un girino d’olio evo, un pizzicotto di sale, ho incoperchiato e lasciato stufare a fuoco basso qualche minuto.

Poi ho scoperchiato e alzato la fiamma, perché l’acqua si ritirasse velocemente e la polpa tornasse all’olio prima di cuocer troppo diventando una pappetta.

A fuoco spento ho aggiunto una bella cucchiaiata di prezzemolo tritato.

Mentre la polpa raffreddava ho cubettato piccino un wurstel (o preferendolo una fetta spessa di prosciutto cotto) e un pezzetto di Dolce Sardo (ma va bene un formaggio qualsiasi a pasta molle e dolce o gruviera o emmental).

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Ho unito alla polpa ormai fredda, due uova sbattute, il formaggio, i cubetti di wurstel, maggiorana, due cucchiai di parmigiano, qualche foglietta di basilico spezzata con le zampine, ho dato una bella rimescolata e ho riempito le mie zucchinotte.

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Sul fondo della teglia dei pomodorini schiacciati (o polpa di pomodoro), lasciandone cadere qualche tocchetto anche sopra le zuccotte.

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Alla fine la teglia si presenta così, ed è inquietante che con “solo” due “piccole” zucchine io abbia stressato quel povero contenitore pieno all’inverosimile.

Ammetto che nonostante le rassicurazioni del Signor Marcello, nonostante la consistenza della polpa fosse bella soda e con pochissimi semi, nonostante il profumo che aleggiava in cucina (con conseguente GrandeGatto che “passeggiava casualmente” da quelle parti), non ero ancora del tutto convinta da questi “mostri” di zucchine!

A questo punto, una spolverata di parmigiano, e in forno.

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Forno medio basso (180°) per far cuocere bene i bordi senza bruciare il ripieno.

30/45 minuti, controllando la cottura.

A me, per esempio, piace che il guscio sia cotto ma ancora sodo, altri lo preferiscono morbido morbido, altri invece lasciano meno spessore e fanno cuocere pochissimo.
Considerate che l’impasto del ripieno è già cotto, solo l’uovo deve rassodare, ma per quello basta poco.

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Il profumo nella cucina era buonissimo, anche il fratell-ONE, che non ama le zucchine e il formaggio, ha apprezzato questa nuova “fragranza deodorante per ambienti”.

Il tempo di preparare la tavola (altrimenti sembrerebbe di mangiare piccoli vulcani in fase eruttiva…) e si va in scena… oooooops!

A tavola!

Che dire… le Zucchine monotematiche sono piaciute assai assai (ma dai? davvero in sei anni ancora non le avevo mai cucinate?) e, con preghiera di rifarle presto, le boccucce affamate si sono spazzolate tutto sto ben di dio!

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Di chi erano le boccucce?

Ma quelle di miciapallina e di GrandeGatto!

Che vi pensavate? Un battaglione?

nasinasicolorati

mercoledì 28 ottobre 2009

Condivisione v/s Appropriazione

Visto che il copia incolla è sempre una pratica comune, visto che il plagio porta al successo, visto che “quello che viene pubblicato nella rete è di tutti”…. allora io mi permetto di copiare (dietro autorizzazione) il bellissimo post di “Cuochi di carta” (qui per l’originale) che spiega senza troppe parole, come farei io invece, cosa sta succedendo nella rete in questi giorni e perché.

Lo copio perché è bellissimo e io non avrei potuto fare di meglio (ecco…. ad ognuno i suoi meriti).

Profumo di lievito

Questa foto l'abbiamo presa da Adriano e, com'è normale lo citiamo e linkiamo il post originale.

Questa è una delle basi della netiquette (le leggi non scritte che regolano la convivenza in rete) ed una delle prime cose che si dovrebbero imparare quando si comincia ad usare internet in modo creativo ma... ad Adriano come purtroppo ad altri è capitato un (a dir poco) increscioso incontro con una persona che queste regole di semplice buona educazione e correttezza proprio non le vuole capire

Kat e Remy

….. …….

Grazie Cuochi.

Detto questo vi consiglio solo due cose.

La prima è andare a leggervi questo meraviglioso articolo di Sigrid su questo argomento, e anche questo di Stella di sale, e ancora Fior di Sale che ha creato un “aggregatore” di segnalazioni pubbliche proprio sui plagi.

No… non sono spuntati sull’onda dello sconforto di oggi… risalgono a marzo dell’anno scorso!

La seconda è di fare attenzione… ci sono Social Network che ci danno una grande visibilità, una bella pubblicità… ma se volete pubblicare una vostra foto o il link ad un vostro post leggete bene le condizioni di utilizzo prima di cliccare sopra “ACCETTO”.

Perché facendo quel clic state mettendo una firma su un contratto e quel Social Network diventa padrone delle vostre cose, permette a chiunque di usarle e (peggio ancora) può usarle per i suoi fini (all’interno della legalità) anche senza avvertirvi.

Ad Adriano, a Lydia, e a tutti i troppi amici o meno che questa “COSA” hanno subito, la mia solidarietà!

nasinasiinc….arrabbiati

lunedì 26 ottobre 2009

Ciao Saphira

(attenzione… quella che segue è la foto-storia di Saphira e dei suoi 3 anni e 66.000 kilometri insieme a noi…  sono tanti kilometri. Si declina ogni responsabilità!)

24 ottobre 2009

000 - 24 ottobre 2009 - Ciao Saphira

Sei arrivata da noi tre anni fa, esattamente il 19 ottobre del 2006.
Io non ero potuta venire a prenderti e ricordo che GG mi fece affacciare alla finestra del mio vecchio ufficio prima di portarti a casa.
Capii subito quale era il tuo nome: Saphira!
Il nome di una dragonessa, una dragonessa d’argento, tanto possente, veloce e pesante, quanto placida ed ubbidiente con il tuo Centauro.

003 - 2006 - Dicembre

Fra noi non è stato amore, lo ammetto, e un poco me ne dispiace.
A mia discolpa devo ricordarti che  sei arrivata quando la Motina Rossa si è spezzata lasciandoci a terra e devi capire che nessuna poteva sostituirla nel nostro cuore.
La Motina Rossa ci ha fatto conoscere, me e GG, è stata testimone dei primi baci, ci ha unito… poi è rimasta li, per strada, con il telaio rotto, irriparabile.
Abbiamo cercato un altra moto… ma nessuna era come lei.
Se erano sportive… non era prevista la zavorrina…
Se dovevi farci dei viaggi lunghi… allora più che una moto era una poltrona…
Tu sei stata un compromesso, la più simile ai nostri bisogni.
Simile, ma tanto diversa!
Più che vedere i tuoi pregi, Saphira, noi facevamo i paragoni con lei e invece di apprezzare le tue possibilità, notavamo le differenze.

Ottobre 2006, Loreto, il decennale di I.R.I.

002 - 2006 Ottobre - Motoraduno (3)

Il nostro primo raduno insieme, per me è stato un vero inferno.

Era passato troppo poco tempo dalla nostra rovinosa caduta, avevo ancora gli incubi, ad ogni curva vedevo tutti i sassetti dell’asfalto venirmi incontro, il piede mi faceva ancora male e non riuscivo a stare sulle pedane, non sapevo dove tenermi, scivolavo.

001 - 2006 Ottobre - Motoraduno (1)

Ad ogni sosta prendevo fiato, pensavo che non sarei più riuscita a risalire.

002 - 2006 Ottobre - Motoraduno (4)

Solo il fatto che GG fosse alla guida riusciva a calmarmi… ma non troppo.

002 - 2006 Ottobre - Motoraduno (2)

Eppure ti guardavo, ed eri bella, ma davvero bella.
Lo sapevo che era un problema mio, non eri tu inadeguata, ero io che non ero innamorata.

E’ stato questo il nostro problema, almeno all’inizio.

Non un matrimonio d’amore, ma un’unione decisa a tavolino, valutando i pro e i contro.

Aprile 2007, Amelia

004 - 2007 Aprile - Amalia

Poi piano piano abbiamo iniziato a capirci, noi due.

L’inverno di quella brutta stagione stava passando, con il primo tepore cominciavo io cercavo di sgelare e tu mi accompagnavi, sempre docile nelle mani di GG, mentre provavo a superare l’assenza del mio papà, e cominciavamo i primi timidi giri con il sole in faccia e altre mete che non fossero l’ufficio.

Aprile 2007, Sardegna

005 - 2007 Aprile - Sardegna (1)

E’ stato con te che sono tornata per la prima volta a casa, in una  casa dove papà non c’era più.

008 - 2007 Aprile - Sardegna (4)

GG ti guidava sicuro, tu ronzavi placida (si, non hai mai avuto un rombo gutturale, con la tua bella marmitta, fredda, tu ronzavi) la strada che così bene conoscevo.

007 - 2007 Aprile - Sardegna (3)Ancora ti criticavo.
Per quelle borse laterali che più che borse sono mezze ghiande…

006 - 2007 Aprile - Sardegna (2)

… perché le marce fanno troppo rumore nel cambio, perché continuavo inesorabilmente a scivolare ad ogni piega….

008 - 2007 Aprile - Sardegna (5)

Mi dicevo che cominciavo a rassegnarmi a te… ma stavo iniziando a capirti.
Il Drago multiforme che passava con tranquillità dai tornanti aspri delle gole della Sardegna (qui la S.S. 125, l’Orientale Sarda, il paradiso del Misto Lento)…

Giugno 2007, Toscana

… alla dolcezza delle strade nel Chianti.
009 - 2007 Giugno - Toscana (1)

Credo sia stato in questa vacanza, sulle stesse curve delle Crete Senesi già più volte percorse con la Motina Rossa, che ho iniziato a capire che ti volevo bene.

010 - 2007 Giugno - Toscana (2)

Febbraio 2008, Roma

Al mio compleanno siamo andati al mare, come regalo di compleanno.

011 - 2008 Febbraio

Io continuavo a scivolare sulla sella, ma mi divertivo di nuovo.

Marzo 2008, Sardegna

012 - 2008 Marzo - Sardegna (1)

Questa me la ricordo bene!

La vacanza nella “terra del sole” dove abbiamo trovato di tutto, tranne il tanto agognato sole!

013 - 2008 Marzo - Sardegna (2)
Però… qui hai rivelato un altro inaspettato verso, quando ci hai portati sani e salvi attraverso una vera e propria tempesta di vento e grandine!…. e tenevi la strada mica male.

… Intanto sono passati i mesi, la nostalgia della Motina Rossa fa meno male, i kilometri fatti insieme cominciano a fare numero e così pure le curve ed i tornanti.

Aspetti di te diventano rassicuranti, come il modo di tenere la traiettoria in curva anche con una frenata improvvisa, tua guida composta, la rapidità con cui passi da una placida passeggiata ad una spinta decisa che ti toglie dai guai se durante un sorpasso qualche furbetto taglia la strada…

E mi piaci sempre di più….. se solo non scivolassi così tanto nelle curve!

Fino ad una “furbata” di GG, che decide di sostituire la copertura della sella con una che mi “grippa” decisamente!

Ed è la rinascita!

Non scivolo più, la paura passa, come se non ci fosse mai stata!

Sono ancora una motociclista (zavorrina ma motociclista)!!!

Mi piace, mi piace, mi piace!

Agosto 2008, La Francia

024 - 2008 Agosto - Francia (011)

Il primo vero lungo viaggio insieme.

6282 kilometri in 21 giorni.

014 - 2008 Agosto - Francia (001)

Passando per gole, passi ed altopiani!

Dormendo sempre dove posso tenerti a portata d’occhio…

015 - 2008 Agosto - Francia (002)

… e non sono solo io la fanatica!

017 - 2008 Agosto - Francia (004)

Ci hai portato fuori dalle rotte turistiche alla scoperta di posti strani e sconosciuti.

018 - 2008 Agosto - Francia (005)

Saphira mia bella! Quanto ci siamo divertiti noi tre!

Bastava che ti indirizzassimo e tu andavi!
Non ti sei mai tirata indietro, sotto la pioggia, nei tornanti strettissimi di strade appena segnate sulla carta, su discese con pendenze da bollino rosso e noi carichi come muli!
Ma il bello di una moto con cui si ha confidenza, è il sapere che ci puoi contare, e noi con te sapevamo cosa aspettarci, il tuo motore potente, la tua frenata, la tua tenuta di strada!

Saphira bella, che mangiate ci siamo fatti insieme!

019 - 2008 Agosto - Francia (006)

Al porto della Cotiniere, sull’Ile d’Oleron… temevo che ti saresti rifiutata di riprenderci in sella da quanto avevamo mangiato… ma credo tu ormai ci fossi abituata.

Si sa, i motociclisti sono gente con poco appetito!…

E poi…. vuoi mettere che emozione quando siamo arrivati a Mont Saint Michel?

020 - 2008 Agosto - Francia (007)

Dopo kilometri e kilometri, quando GrandeGatto si è fermato e in lontananza mi ha fatto vedere quelle Guglie…. mi si sono  inumiditi gli occhi…

021 - 2008 Agosto - Francia (008)

… prima, poi non potevo più smettere di ridere!

Insieme abbiamo dormito in un castello…

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e ad onor del vero devi dire che per ogni tappa ti abbiamo sempre considerata UNA del gruppo!

023 - 2008 Agosto - Francia (010)

Ogni volta che il paesaggio era strano o tormentato….

024 - 2008 Agosto - Francia (012)

…nei tornanti sulle Alpi…

026 - 2008 Agosto - Francia (013)

… o nei passi in mezzo ai ghiacciai, ti abbiamo sempre voluto immortalare insieme a noi.

Perché la moto non è uno sfizio, o una filosofia, o un modo di viaggiare… la  moto è parte costante della nostra vita.
Ci porta OGNI giorno a lavoro, d’estate o d’inverno, ci porta in passeggiata o a fare la spesa, ci accompagna dal medico o ci fa ridere con gli amici.

E tu sei stata sempre con noi.

Anche il giorno che GrandeGatto mi ha “comunicato” che a breve ci saremmo sposati, tu eri con noi, e ti abbiamo legato un nastrino al bauletto, per far festa insieme a te!

Aprile 2009, Roma, il Gattimonio e la Sicilia

029 - 2009 Aprile - Gattimonio (3)

Ci hai accompagnato in Comune ad Aprile, con i fiocchi e i fiori “appuntati” dietro… e ci hai riportato a casa, felici come pochi!

027 - 2009 Aprile - Gattimonio (01)

Sempre in sella, sempre in equilibrio sulle tue ruote grandi!

028 - 2009 Aprile - Gattimonio (2)

Lontani i tempi in cui avevo timore di stare seduta sul tuo sellino, lontano il tempo delle scivolate, anzi, desiderando i kilometri da fare insieme.

030 - 2009 Aprile - Gattimonio (4)

Altre pasticcerie da scoprire (e testare)….

Altre curve che svelano panorami….

031 - 2009 Aprile - Gattimonio (5) 

I kilometri ormai sono tanti Saphira mia bella…. tu cominci ad essere la decana delle motine, ancora non hai toccato i 100.000 a cui abbiamo detto addio alla Motina Rossa, ma ti avvicini molto velocemente e cominci a dare i primi segni di stanchezza!

Settembre 2009, arriva Charlie e l’ultimo motoraduno

032 - 2009 Settembre - Saphira e Charlie

Nonostante la stanchezza, hai preso comunque sotto la tua guida sicura la piccola Charlie, arrivata alla Gatteria.
Curva dopo curva, piega, tirala su, piega, tirala su, dai gas….. piano piano solo un filo, freno, frizione, cambio!
Fai come me Charlie, seguimi.

033 - 2009 Settembre - Il Poderetto (1)

Zigzagando intrepida fra una nuvola e l’altra, senza temere la pioggia, sei stata premiata da belle giornate di sole e grandi mangiate!

033 - 2009 Settembre - Il Poderetto (2)

Ancora alla ricerca di strade da percorrere….

034 - 2009 Settembre - Motoraduno (1)

… di distributori aperti…

035 - 2009 Settembre - Motoraduno (2)

e di posti dove riposarti.

036 - 2009 Settembre - Motoraduno (3)

E che questo sarebbe stato il nostro ultimo raduno insieme, non lo sapevamo ancora.

Sei stanca piccolo drago argentato.

000 - 24 ottobre 2009 - Ciao Saphira (2) La strada di città ormai non fa più per te, il tuo grosso motore negli ingorghi soffre, si sforza.

Insieme abbiamo fatto 66.000 kilometri, forse anche qualcosina in più.

Il tuo cupolino è cotto dal caldo e dal freddo.

Una lucina dietro lampeggia…..

24 ottobre 2009

Pioveva la mattina quando ci siamo alzati, ma ancora una volta il sole ti ha premiato, Saphira l’intrepida, sulla strada verso frosinone, dove i meccanici dell’officina si prenderanno cura di te, come in una beauty farm per belle signore non più giovanissime.

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E al più presto sarai di nuovo per strada, sicuramente.

Saphira, drago argentato, ormai a questo punto siamo sole io e te, perché chi ci legge lo abbiamo già perso da un po'.

Siamo sole e posso dirtelo, intimamente, in un fanale, che ho imparato a volerti bene, a capirti, a fidarmi.

Ti ringrazio, per i kilometri che ci hai fatto fare, per i lunghi silenzi di vento nel mio casco, per la potenza che tiravi fuori quando GG dava  gas, per come alla fine ti sentivo nelle gambe e sapevo cosa stavi pensando.

Ti ringrazio perché con me hai avuto pazienza, anche quando ti tolleravo soltanto.

Ti ringrazio perché hai portato i miei sogni a spasso per 66.000 kilometri e hai fatto da cuccia ai miei gatti le notti di pioggia.

Ti ringrazio perché non mi hai fatto mai cadere, tenendo la strada anche nelle brutte frenate, anche sul brecciolino.

Ti ringrazio perché mi hai fatto volare.

Ci sarà tempo per far conoscere a tutti la nuova arrivata, “La Sposa”….. per adesso voglio solo augurarti che la tua strada sia ancora tanto lunga e che tu trovi chi sappia amarti come meriti.

Ciao Saphira

 
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