giovedì 29 maggio 2008

Una storia piccolissima

(Una favola vera di amore e di tenacia)

E' stato a maggio del 2006, ormai due anni fà, una sera qualunque, come tante, io e GrandeGatto rientravamo a casa dal lavoro, in moto.

Sulla soglia di casa, da fuori il cancello, abbiamo visto una gatta nera accovacciata sul gradino dell'uscio.

Tanto si sposterà quando entriamo con la moto, il rumore.....

E invece la micia non ha battuto ciglio.

Ha aspettato che parcheggiassimo quella bestia rombante e puzzosa (la nostra motina), ci ha guardato dritti negli occhi mentre giravamo la chiave nella toppa e ci ha seguiti dentro casa.... che potevamo fare?

L'abbiamo fatta entrare.

Lei ha mangiato (tanto), bevuto (tanto tanto), poi ha ringraziato, nasinasi con i mici di casa, un po’ di fusa a noi bipedi e via.

L'abbiamo chiamata "Macchia Nera" ed è stato amore a prima vista.

La micina aveva chiaramente appena partorito, veniva, mangiava, poi usciva..... sbrigava evidentemente le sue incombenze di mamma gatta, poi tornava e si addormentava ronfante in braccio al primo di noi che era disponibile... se nessuno era disponibile si accucciava al centro della stanza, per poi svegliarsi e ricominciare il giro tutto da capo.

Dei cuccioli nemmeno l'ombra.

Fino ad una mattina.....

01 - Il primo incontro

In nostro primo sguardo, i miei occhi nei suoi occhi (cisposi), il 23 maggio, poco dopo le sei è mezza del mattino, mentre facevamo colazione.

Macchia li aveva lasciati li, fra la porta finestra e l’inferriata, due dei suoi micini e poi se ne era andata.

Io e GG abbiamo subito aperto, e i due piccoli altrettanto subito sono schizzati via come due fulmini, strillando contro di noi con tutto il fiato dei loro minuscoli polmoni!
Ma non si sono allontanati troppo…… perché GG ha messo fuori dalla finestra una ciotolina con pappe buone…..

02 - La prima fuga

Questa piccola impertinente (che avremmo chiamato Misti) stava li e ci guardava….. poi è arrivata Macchia, li ha presi e se ne è andata.
Ma non lontano questa volta.

Li ha portati tutti e 4 nel giardino della casa abbandonata a fianco alla nostra.

03- Il nascondiglio

Così lei ha continuato a fare la sua vita a metà tra il nostro divano e i cuccioli, ma più comoda.

Anzi…. Presto è arrivata tutta la famiglia

04 - Macchia Ridge e i micini

Mamma Macchia Nera, papà Ridge, e i 4 microbi, Misti, Futzi, Cozza e Schizzo.

E allo svezzamento ha pensato zia miciapallina

05 - Ora della pappa

I micini venivano sempre più vicino….. stavano nel nostro giardino, ma nessuno di loro si faceva avvicinare, figurarsi toccarli.

06 - Sempre piu vicini

Ma a coccolarci ci pensava Macchia Nera.

Macchia ha fatto in tempo a fare un’altra cucciolata, a settembre, questa volta nel giardino di dietro di casa nostra, e poi si è addormentata.

I nuovi microbi sono stati adottati subito, bellissimi e coccoloni, ma queste 4 pesti, che non si facevano avvicinare….. sono rimasti nel nostro giardino.

O si…… nel giardino, ma tanto tanto attirati dalla mia cucina.

07 - Vorremmo entrare

Qualunque cosa io facessi, loro stavano li, tutti e 4 insieme, sul davanzale della finestra.

Misti è sempre stata la più impertinente….. dal primo sguardo deve aver capito di che pasta siamo fatti e ha deciso che la nostra casa era la sua casa.

I fratelli stavano affacciati per un poco e poi si stancavano e se ne andavano.

Lei no…………. Sempre li……………. Con quegli occhioni sgranati a miagolare “…. fammi entrareeeeeee….”

08 - Misti

Ogni finestra aperta, uno spiraglio, una distrazione, e Misti spariva dentro casa.

Cercala, falla uscire……

E lei, dalla finestra della cucina, a quella del salone, dove era stata messa da piccolissima, facendo l’equilibrista fra il vetro e l’inferriata…..

“ fammi entrareeeeee……”

Cozza e Schizzo, i due maschietti, se li è portati via l’estate del 2007, nel giardino sono rimaste loro due….. Misti e Futzi….

10 - Gattacce

Entrano, escono, sono ospiti gradite, gli abbiamo preparato per l’inverno due comodissime cassette foderate di pile arancione (intonato al loro pelo), abbiamo preso una vaschetta per l’acqua in granito, cosi possono bere sempre acqua fresca e pulita….

Ma Misti…… nulla. La trovavamo sotto il letti, sugli armadi, nascosta negli angolini dietro le porte….. lei voleva stare dentro!

Ma un gatto che non puoi toccare, nemmeno avvicinare, come si fa?

La sua cuccia, la nostro moto.

09 - Misti in moto

La sua ciotola, quella dei gatti di casa.

La sua nanna (se riusciva a nascondersi bene) sul nostro letto.

Una mattina l’ho trovata che dormiva sul pavimento della cucina.

Mi sono avvicinata, lei si è fatta accarezzare, faceva le fusa come un trattorino, ad occhi chiusi….. che momento bellissimo….. poi ha aperto gli occhi, mi ha guardato….. ed è fuggita, strillando!

“aiutoooooooooooooo aiutooooooooooooooooo un umano mi tocca!!!..............”

Ma non è fuggita “fuori” dalla porta aperta….. NO….. sulle scale, sotto il letto!

Scema!

Scema, si, ma caparbia…… adesso si rotola sui miei piedi, ogni tanto si fa toccare…. Ma ha vinto lei.

Ormai lei sta in casa.

Difficilmente esce.

Dorme dentro l’armadio davanti al nostro letto.

Gioca con i topolini di pezza sul tappeto del salotto e dorme sul divano confondendosi con i cuscini.

Ogni tanto esce, fa nasi nasi alla sorella, si siede a fianco a me sul gradino e si fa pettinare languidissima…… ma se io rientro, lei rientra.

E’ felice.

Stamattina la guardavo, ripensavo alla prima volta che l’ho vista, piccola e cisposa, a quanto ci ha fatto dannare lamentandosi dietro i vetri e infilandosi in tutti gli spifferi, a quante strategia ha provato, in quanti nascondigli si è nascosta.

Questa piccolissima gatta con una volontà infinita.

Testarda, decisa, ha provato sino allo sfinimento e non si è arresa mai.

Stamattina la accarezzavo, e ho imparato che se davvero voglio qualcosa devo lottare per averla, senza mai arrendermi.

E devo avere fiducia, che le finestre prima o poi si apriranno e troverò il sistema.

Arcobaleno-1

Perché prima o poi l’inverno finisce, e l’arcobaleno torna sempre.

 
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