giovedì 17 settembre 2009

L’estate stà finendo….

E allora spariamoci una bella musichetta allegra e convinciamoci che anche l’autunno ha il suo bel perché, come le zucche, le castagne, il vino speziato, il caco… e tante nuove ricette da scoprire e da provare…

Intanto sulla blogsfera è un pullulare di ricette estive, sarà per tirare alle lunghe il più possibile questi ultimi scampoli di sole, riparandoci dai primi grigi?

E invece di zucche e castagne si parla ancora (anzi di più) di fichi, di pesche, d’uva e… di pomodori!

02 - lavati

Perché il pomodoro è il simbolo dell’estate!
Rosso, sugoso, dolce, con il sole che l’ha fatto maturare catturato nella polpa, non come quelle cose anemiche, traslucide, sciapide, che sanno di plastica che si trovano tutto l’anno nei banchi dei super.

In questi giorni ho letto di conserve di pomodoro, di pasta al pomodoro, di crostate di pomodoro… e siccome mi piace uniformarmi, ma una volta tanto…. va là che posso farcela…. vi dico la versione Gatteria!

E’ un ingrediente che compare spesso nella mia cucina, retaggio della mia bella Isola dove è fondamentale per molti piatti, dalla zuppa di pesce a Sa panada.

E siccome da questa parte del mare non lo trovavo, mi sono messa di buzzo buono e tutte le estati lo preparo con le mie zampine…

Indovinato?

Il pomodoro secco

02 - chiuso

…Che, se già i pomodori di loro sono un concentrato di sole, il pomodoro secco… di più!

O si…. non gli bastano mica 4 raggetti striminziti!

No no, lui vuole il sole grande, caldo, tanto caldo e tanto sole!

03-Sale e Sole

E se ne sta li, a pancia sopra, tutto bello impomatato di sale grosso, disteso a bere il sole, ad accumulare il sole, a farsi delle abboffate di sole…

Sta li per tutta la giornata, sputacchia fuori l’acqua e incamera il sole… però come scende la sera pretende di essere riportato subito dentro!

Che paura gli fa l’umidità!

Corri corri a riportare dentro tutte le cassettine-lettino solare! Corri che si arriccia tutto, mettilo al riparo in casa…. magari sopra un tappeto vecchiotto, perché dallo spavento piangerà lacrime di sale ancora per tutta la notte.

E poi la mattina…. lo riporti fuori…

04 - Il giorno dopo

E lo vedi che ha un aria un po' miserella… tutto arricciato, ha perso tutta la sua boria salata, si domanda se il sole c’è davvero di nuovo o se lo vuoi buttare allo sbaraglio.

Ma si pomodoro bello, si che c’è il sole…..

E allora vai a rimettergli la protezione…. uno per uno….

05 - La seconda salatura

Metti il sale, spargi il sale, metti il sale, spargi il sale… una cosina un po noiosa se devo dirla tutta…

E quando li hai di nuovo protetti con la loro bella copertina bianca, loro riprendono subito la boria e pretendono sole, sole…. tanto sole….

06- Panorama salato

C’è un po' da invidiarli, stesi li a ricaricarsi di energia mentre tu trottoli in giro tutto il giorno.

E dentro la notte, fuori la mattina e rimetti la copertina… che stress!

Intorno al terzo giorno, se il sole è stato di suo gradimento, la copertina della mattina non la devi rimettere, perché la notte smette di piangere e sta più tranquillo….

E tu però non puoi mica smettere di curarlo, e no… che ti pensi!

Della copertina non ha più bisogno, però iniziano i massaggi!

E si, perché a furia di arricciarsi dalla paura gli sono venute le contratture ai bordi, al pomodoro, e quindi quando lo porti la mattina fuori al sole, lo devi delicatamente allargare, perché possa esporre al sole TUTTA la sua superficie rossa e carnosa di accumulatore ad energia solare.
07 - Quasi pronto

Piano piano, come un massaggino decontratturante (ma dimmi te), perché altrimenti gli si rompe la buccia e a lui questa cosa qui non piace mica!

E ci vuole tempo…. in Sardegna in una settimanella erano belli pronti e sotto vetro…. qui mi occorrono anche 10 giorni…

…e si vede che il sole è diverso, e il pomodoro, si sa, è di buccia… ops… di bocca buona!

Poi un giorno, finalmente, ti accorgi che si sta stancando e le sue batterie sono quasi cariche,
08 - Quasi pronti insieme

l’acqua è andata via quasi tutta e per ogni goccina persa il pomodoro ha accumulato sole.

Quando gli schiacci la parte cicciottella senti che non si spiaccica più come un cuore di marmellata, ma fa solo un piccolo “sguisc” fra le dita.

Ancora poco, forza signor pomodoro, la sua fatica è quasi terminata!

Così aspetti un bel giorno… di sole, e piano piano inizi a chiudere le due metà una sull’altra…

10 - Paninetti al pomodoro

le metti insieme, le scuoti piano per togliere il sale in più, premi dolcemente tutto in tondo (lo vedi a cosa sono serviti i massaggini?) e fai combaciare il più possibile i bordi del pomo-panino.

A volte mentre prepari questi panini di sole, ti accorgi che sono ancora un pochino spaventati all’idea di lasciare l’estate e andare incontro all’inverno.

11 - Pronti partenza

E siccome anche tu non vorresti lasciare l’estate per l’inverno, allora li accontenti e li lasci ancora li… un altro giorno, a bearsi ancora un poco sotto quel sole caldo, ad accumulare energia, forza… sole!

Ma è giunta l’ora di abbandonare il campeggio estivo!

Si va dentro il barattolo… tutti vicini vicini per farsi compagnia nei lunghi mesi che verranno.

Prima di chiudere il coperchio li lasci respirare ancora, qualche boccata d’aria, un altro giorno?
Così si tranquillizzano e poi avviti il coperchio e li metti al riparo, al fresco e al buio, preferibilmente, così si addormentano.
Magari mentre dormono un po' di acquetta la tirano fuori ancora…. ma non c’è da preoccuparsi!
E’ il sale che continua a lavorare anche mentre i pomodori dormono beati…

01 - Barattolo

E quando in inverno tu prenderai uno di questi pomodorini e lo metterai in un soffritto, in un intingolo, in un sughino, in una zuppa o nel minestrone…. tutto il sole racchiuso si sprigionerà nel piatto!

E a tavola porterai ancora l’estate!!

nasinasisalati

mercoledì 16 settembre 2009

Tanti auguri Abdullah!

إن شاء الله‎ 

 Il Bel Moro

Per te la torta della vera amicizia (sul fondo) e…
ancora non hai visto niente!!!

Oggi compi gli anni, pensavi che non ci saremmo ricordati di te?
Come avremmo potuto… conoscerti è stato un dono.
Tu sei una persona speciale che con il suo sorriso ha spostato le montagne e superato frontiere di tutti i tipi!

Abdullah - PIC

L’amicizia, mio caro Abdullah, è un ponte solidissimo che unisce persone lontane e supera i silenzi più lunghi, ci fa gioire delle stesse gioie e patire le stesse lacrime.
Anche se non siamo nati dalla stessa madre, siamo nati dallo stesso Dio, in qualunque modo lo si chiami, quindi siamo fratelli, noi tutti, ma in particolare noi, che ci siamo scelti reciprocamente in mezzo a tante persone.

Io e GG, tu e Rosa, le bimbe…. persino i gatti (oinoi!), siamo una vera famiglia, separati con i corpi e uniti con le anime… e con la piccola, adesso, anche di più!

Grazie a Dio!

Abbiamo pensato a quale dolce dedicarti, nel giorno della tua festa, e fra tante opzioni ha vinto la torta che hai assaggiato alla Gatteria, quest’estate, fatta con gli ingredienti di questa Italia che anche tu ami, con la ricotta, con le visciole, e con l’amore che solo l’amicizia, quella vera, può dare!

Quando ho mandato le foto a Rosa la prima volta che la l’abbiamo assaggiata, gli avevo detto che mi dispiaceva non poterla mangiare insieme, perché era davvero speciale e lei mi ha fatto promettere che l’avrei rifatta quando saremmo stati tutti insieme.
Ho mantenuto la promessa (che mangiata quel giorno) e quindi adesso la vorrei promuovere da semplice “torta buona” a “torta della vera”.

Per te (e per Rosa che te la preparerà prima o poi) ecco:

La Crostata di ricotta e Visciole di fiordifrolla

E’ una ricetta “spudoratamente” scopiazzata (e ti pareva) dal blog di  fiordifrolla, e l’originale lo potete trovare qui.

Unica eccezione (scusa Camomilla)… ho usato la ricetta della mia frolla invece di quella indicata nella ricetta!

 04 In minuscolo
E’ che ci sono particolarmente affezionata alla mia frolla.
Il mio papà la trovava “unica” e lui era parco di complimenti, quindi ogni volta che la preparo mi sembra di preparare un dolcino per lui…..
voi provate la ricetta originale e sono sicura che non ve ne pentirete (conoscendo cosa fa lei!).

Ed ora, fine delle chiacchere, passiamo alla ricetta:

Per la frolla di miciapalina:

610  300 gr farina

610  150 gr burro

610  100 gr zucchero (possibilmente a velo)

610  2 tuorli d'uovo

610  la scorza grattugiata di 1 o 2 limoni

610  1 bustina di vaniglina (o un cucchiaio di essenza)

610  1 pizzico di sale

610  1 cucchiaio di limoncello

Ora che ho fatto la conoscenza con Santo Ken fare la frolla è diventato un piacere.
Metto il burro freddo tagliato a cubetti nella ciotola con lo zucchero e lavoro con il gancio a K a bassa velocità.
Sempre mantenendo la macchina in funzione, aggiungo la scorza di limone, la vaniglia, il liquore e i tuorli, uno ad uno, e alla fine la farina.
Faccio una palla velocemente e la metto in frigo almeno un’ora, in modo che il burro raffreddandosi si compatti.

Passato il tempo, stendo la pasta non troppo sottile con il mattarello (5 mm suggerisce fiordifrolla), e rivesto uno stampo (imburrato e infarinato oppure sopra la carta forno), ricoprendo bene anche i bordi.
Bucherello con una forchetta, copro con la carta forno, riempio con del riso (o fagioli o i pesetti appositi) e faccio cuocere in forno caldo (180° circa) per 25 minuti.

A questo punto ho imparato una magia (poi ditemi che questa donna non è geniale)…
Tolgo la frolla dal forno, elimino il riso e la spennello con un tuorlo d’uovo leggermente sbattuto….. magiaaaaaaa!
La frolla oltre che assumere un colore dorato (da vera torta) diventa impermeabile e resta friabile più a lungo, anche con una farcia umida come questa.
Rimetto in forno la frolla magica e faccio cuocere altri 10 minuti poi la faccio raffreddare per benino.

05 Nuda e cotta

Per la farcitura di Camomilla:

610  200 gr di ricotta

610  200 gr di panna fresca da montare

610  2 cucchiai di latte condensato (o anche 3)
610  250 gr di mamellata di visciole

Mentre la frolla magica raffredda, lavoro la ricotta per bene con il latte condensato fino a farla assomigliare ad una crema.
Monto la panna ben ferma e la aggiungo alla crema di ricotta mescolando piano dal basso verso l’alto, per non sgonfiarla (chi? la panna!)

01 Fiore

Quando il guscio di frolla magica è DAVVERO ben freddo, verso la crema di panna e ricotta, lo livello con la spatola e lo metto in frigo a raffreddare per almeno un ora.

Adesso vi accorgerete che la frolla è davvero magica, perché in questo passaggio in frigo, non si ammolla tutta ma rimane friabile e biscottosa, “frolla” appunto!

02 DettaglioCompleto la crostata stendendo la marmellata di Visciole, con molta delicatezza perché questa crema di ricotta e panna è delicatissima e… si festeggia!

Quindi, da parte di tutta la Gatteria, da GrandeGattto da miciapallina, dal fratellone e dalla mamma, che sta ancora più lontana…..

Tanti Auguri Abdullah!

 01 Compleanno

Buon Compleanno

Una fetta l’abbiamo già tagliata… ma tanto era in tuo onore! 

La preghiera d’er motociclista

(Dedicata al fratellone e a tutti gli altri!…)

Contakilometri

Questa preghiera è der motociclista
Che gira pe’ strada in città e pure’n pista
La prima preghiera è a S. Paquale
Guardace te da chi sta’ ar cellulare
La seconda preghiera è pe’ S. Gastone
Proteggece dallo zinghero che piotta sur furgone
La terza devozione la mando a S. Benedetto
Che ce controlli lui pe’ nun fa’ mai er botto
La quarta orazione è pe’ Sant’addolorata
La protettrice attenta de’ ogni scivolata
La quinta preghiera è pe’ S. Geremia
Pe’ chiede de nun famme beccà dalla polizia
La sesta invece è pe’ santa Caterina
Pè famme trovà na’ zavorra carina
La settima prece la manno a S.Giuliano
Affinchè a ogni ladro de moto faccia cascà le mano
L’ottava devozione è pe’ San Gedeone
Mettice na’ mano tu a chi rompe in scuterone!
La nona preghiera è pe’ Santa Renata
Affinchè Ogni vorta che esco manni na’ bella giornata!
La decima e l’ultima prece è pe’ San Gargiulo
Che in qualunque occasione ce pari sempre er…….

Strade

Che i motociclisti siano “strana e meravigliosa gente” lo abbiamo già detto, qui ….o qui, solo per citare due post, e che noi siamo fieri di esserlo forse si è poco poco capito!

Questa “preghiera” un po' sui generis l’abbiamo trovata appesa in un negozio-amico, “Kentauros”, ci siamo messi a chiacchierare ed ho scoperto che è stata scritta da TomCat, una motociclista (grazie Isa, troppo forte!).

Santamammadeifelini!

Non solo una ragazza motociclista, ma anche bella tosta e ironica, nonchè romana…. e allora la voglio pubblicare!

Gli amici di Kentauros hanno riso tanto (bisogna dire che quando mi prende la botta di entusiasmo sono comica…) e mi hanno detto “prego, fai pure…”! (a proposito, se siete di Roma o dintorni andate a trovarli, che ne vale la pena! loro sono prima di tutto dei motociclisti, che è tutto dire).

La volevo pubblicare per dedicarla, per esempio, a Laura e a Marijena, che vivono a due ruote come noi, ma anche a Lory e alla trattora del mio cuore, che forse vivono la moto un poco meno, ma solo nel tempo e non nel cuore, volevo dedicarla a chi “lavora” per noi, ai ragazzi di Kentauros (e con questo “ragazzi” mi sono guadagnata lo sconto??) e alla Rewin (senza i quali il Gattimonio non sarebbe stato lo stesso), a Francesco (new entry, meccanico, smanettone, tutto da scoprire), agli amici “di vita”, dall’inimitabile AxelT (e alla sua gatta…) la cui moto fa spesso compagnia a Saphira, come si può notare qui sotto…

Due moto in viaggio

… al Saita con la “maggica” Sabrina (anche se spesso li trasciniamo a fare dei giri disumani ci considerano ancora amici), a Giovanni e Claudia (che per un motivo validissimo hanno rinunciato alla passione…. ma i figli crescono e voi tornerete!), a Claudia (l’unica bionda-bella-brava di cui NON posso essere gelosa… ma suo marito si!) a Valeria ed anima gemella che con noi hanno condiviso tanti viaggi e a Paolo ed Elisa che si spera ne condivideranno, ad IRI (perché di moto club ne esistono tanti, sono tutti belli, ma IRI per me è casa, scusate il campanilismo)…

Coda

… e ancora ancora ancora a tutti….
… a quelli che usano la moto per fare viaggi lunghissimi e a quelli che la usano solo per fare il giro della domenica, agli smanettoni, a quelli che vanno in pista e a quelli che vanno solo a lavoro, a quelli che la usano anche sotto la pioggia e a quelli che la tirano fuori dal box solo in primavera, a quelli che in moto stanno facendo i capelli bianchi, alle nuove leve e a quelli che “siamo piccoli ma cresceremo”!…

baby moto

Però….

Però è arrivata una motina nuova alla Gatteria, la motina del fratellone.
Di Lei non si hanno ancora foto (si rimedierà al più presto, promesso) ma si conosce il suo nome “Charlie” (qualsiasi riferimento a gatti o figure mitiche conosciute NON è casuale!)

E quindi, fermo restando che tutti quelli già citati (o no) sono nel mio cuore, lasciatemi dire:

Buona strada a te, Fratellone,

e Lamps a tutti!

France

lunedì 14 settembre 2009

Ah… ma allora vuoi la guerra!

(Lettera aperta al Sig. Colesterolo e genesi di una bomba di crostata)

Egregio Sig. Colesterolo, come vede dalla foto qui sotto, noi due siamo delle persone che non amano le discussioni e le ripicche…

Insieme

Come ben vede dalla foto, siamo piuttosto delle personcine pigre, generalmente a modo e non inclini alla guerra…

Ma come le più famose “acque chete”, non bisogna provocarci, perchè poi reagiamo!

Allora, capiamoci…




Lei, signor colesterolo, pensa di stare bene alla Gatteria perché le hanno raccontato alcune cose….

BBBona

E, lo ammettiamo, a volte poteva sembrare che le stessimo mandando un invito….

Mo ti pappo

Ma in realtà queste sono solo voci false e tendenziose!

Capiamoci, signor colesterolo, lei ha anche tanti pregi, lo sappiamo, ma se da una stanzetta in affitto lei pretende di prendere possesso di tutta casa, vuol dire che vuole la guerra!

Guardi, signor colesterolo, che da oggi in poi lei avrà davvero una vita durissima qui da noi, fino a che lei non tornerà a più miti consigli!

Bisogna imparare a stare al proprio posto, signor colesterolo…. mica pizza e fichi! (mmmmm… a proposito di pizza e fichi….. vabbè…. rimandiamo!)

Per un po’ solo pappe controllate nella ciotolina, la carne rossa solo una volta alla settimana…

Brontosauro 2

e cucina senza grassi “aggiunti”, carboidrati misurati con il bilancino di precisione, formaggi… di quelli neanche l’ombra, e via così fino alle prossime analisi…

E non creda di ridurci al silenzio con la noia, perchè pappa sana non significa pappa sciapa anzi!

Ben vengano le creazioni sfiziose, buone, e anche qualche dolcino…

Dolcino si, ma specialissimo!

Anzi, guardi signor colesterolo, io adesso preparo una cosa e inizio il bombardamento…. che fa?

Concilia?

Le riporto a margine (copiata da qui)… la ricetta della mia “arma segreta”, ma è solo la prima!


La Crostata di pesche
(senza uova, senza zucchero, senza burro)

Cosa vuol dire senza uova senza zucchero e senza burro?
Vuol dire proprio quello che si legge: senza !
Ma questa assenza NON va a discapito del gusto, e infatti NON troverete la foto della crostata cotta e bella impiattata… perché è sparita prima che io riuscissi ad arrivare alla digitale!

Sparita, pappata, evaporata!

Anche da chi il colesterolo alto NON lo ha!

03 - dettaglio

Abbiamo letto la ricetta su Fysis, sito che è legato alle farine che acquisto, (ricordate?), e pensando che una dieta rigida merita ogni tanto un piccolo premio (perchè la vita senza gratificazioni sarebbe miserella) eccola, copiata e mangiata per voi!

Aldo Bongiovanni indica le misure per questa crostata a tazze/bicchieri. In realtà è un sistema molto pratico e di facile applicazione. Infatti non importa la capacità delle tazze o dei bicchieri, ma usare i medesimi per tutte le misurazioni.
E siccome oggi sono pigrissima (solo oggi?), vi copio-incollo la ricetta direttamente dal suo sito (tra parentesi le mie modifiche, per diritto di cronaca).

610 2 tazze di farina integrale

610 2 bicchieri di corn flakes

610 1/2 bicchiere di olio di semi (scarso)

610 1/2 bicchiere di fruttosio

610 1/2 bicchiere di nocciole tostate (abbondante)

610 1/2 bicchiere di “latte” di riso (scarso)

610 4 pesche medie (perchè solo medie?)

610 1 pizzico di sale integrale (io ho messo quello normale)

610 1/2 busta di lievito per dolci

610 5 cucchiai di succo di limone

610 2 cucchiai di semi di papavero per decorare (facoltativo)

“Unire in una ciotola gli ingredienti secchi: farina, fruttosio, nocciole (frantumate finissime), sale, lievito, corn flakes (1 bicchiere) e a seguire il succo di limone, il latte e l’olio. Lavorare fino a quando l’impasto non sia rappreso per bene (santo Ken) e separarne una piccola parte per le listarelle (che come si vede dalla foto NON ho fatto), distendere quindi su una teglia oliata e comparsa di pane grattugiato/semolino (distenderlo ad un’altezza di mezzo centimetro).”…

01 - la frolla

“Tagliare in superficie le pesche, decorare con i corn flakes (1 bicchiere) e i semi di papavero.”

03- Insieme

“Cuocere per 45 min. a 200° nel ripiano intermedio per non bruciare la superficie”

La prossima volta (e ci sarà una prossima volta a breve) taglierò la farina integrale con quella 00 (1 tazza di integrale e 1 tazza di 00) e aggiungerò uno o due cucchiaini di miele sopra le pesche prima della cottura, per il resto il gusto e il profumo di questa crostata è ottimo così!

Provare per credere!

A questo punto, signor colesterolo, io le suggerirei davvero di tornare sui suoi passi e diminuire le pretese che accampa sul nostro cuoricino, perché noi non abbiamo intenzione di stare con le mani in mano, anzi, mettiamo con decisione le mani in pentola!

Perché, torneranno i tempi degli arrosticini in baita! e noi ci saremo!

Te lo prometto GG!

nasinasidietetici

 
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