giovedì 27 maggio 2010

Ubriachiamo le ciambelline!

“È primavera... svegliatevi motine
per le stradine, su due ruotine si può tornar….
E per le curveeee, salite e poi discese,
due cuoricini sopra una sella è un gran bell’andar.”

Il grande Ravagliati la cantava leggermente diversa da quella  che canta miciapallina, a piena gola, sulla sella delLa Sposa mentre il GrandeGatto curva, ri-curva e la porta a spasso!…
Però è carina, provate a cantarla anche voi!
E’ una canzoncina, ma mette tantissima allegria… soprattutto adesso che non ha piovuto per un paio di giorni!
01 - svegliatevi motine

Sabato scorso, che regalooooo…. primo giorno di sole!
Subito, in compagnia di due carissimi amici, abbiamo preso la via e siamo andati a “scaldare” le gomme nuove.
Bellissima strada, panorami freschi, curve pulite, poca gente matta per strada. 
Bagno Vignoni, piccola tappa saporita, un bicchiere di Vino e qualche sfizio…

01 - il frugale pasto 
Un caffè, qualche altra curva, una valanga di foto….. e finalmente, ringraziando Monica con tutto il cuore, miciapallina appare in qualche foto (evvaiiiiiii) e La Sposa posa in tuto il suo splendore sulla strada!

Tutto il giro oggi non ve lo descrivo, perché mi piacerebbe raccontarvi di sabato 22 maggio, dei nostri amici, dei posti e dei 385 kilometri percorsi, in una delle prossime volte e non quindi vorrei rovinare l’aspettativa con un “trailer” troppo preciso!

02 - svegliatevi motine 
Sarà poi il vino buono di quella zona, sarà che fra due giorni partiamo per il motoraduno in Sardegna, dove è previsto anche un corposo giro per le cantine della Gallura, alla scoperta del Vermentino Isolano, sarà pure, ma mi è venuta voglia di “Ubriacare” le ciambelline prima di regalarvele.

Le ciambelline al vino si trovano ovunque, e così le ricette, ma per imbattermi nella ricetta che mi desse davvero soddisfazione, ho dovuto aspettare fino a che non letta nel ricettario di una cara amica, Sa-Kyooko, che le aveva battezzate, appunto, Ciambelline Ubriache, e alla Gatteria quel nome è rimasto.

Le Ciambelline Ubriache di Sa-Kyooko

Anche questa è una preparazione dolce e lenta, facile da fare e buona da mangiare. 03 - ciambelline ubriache
La ricetta che metto è quella originale presa dal ricettario di Sa-kyooko, fra parentesi le mie modifiche.

610 1 bicchiere di olio (evo)
610 1 bicchiere di vino bianco (anche il rosso merita)
610 1 bicchiere di zucchero
610 1 bustina di lievito (metà scarsa)
610 farina quanto basta
610 (semini di anice o finocchio per la versione rustichella)

In una bella ciotola versate  l’olio, il vino e lo zucchero.
Date una girata e poi aggiungete la farina setacciata e il lievito, un cucchiaio alla volta, prima girando con una forchetta e poi, quando l'impasto diventa un po' più consistente, impastandolo leggermente con le mani.
L’impasto non deve diventare duro, ma simile a quello degli gnocchi, non deve attaccare al piano, ma deve restare “unto”, morbidoso fra le dita.
E avrà un odorino ottimo.
A questo punto, staccatene dei piccoli pezzi e fate dei salamini.
Io mi regolo ad occhio, ma volendo le misure, almeno approssimative, direi intorno agli otto centimetri…. il palmo della mia mano, una zampetta di dimensioni medie.
Unite le estremità del rotolino formando una specie di piccola ciambella.
Passatela sullo zucchero da un lato e poggiandola sulla placca del forno dal lato “pulito” (altrimenti si attaccherebbe).

01 - ciambelline ubriache

Quando tutte le ciambelline saranno sulla carta da forno, infornarle a 140° per 30 minuti circa (meno se le fate piccine e snelle, io le faccio cicciottelle, come si vede).
Non devono colorire troppo, quindi non aspettate di vederle dorate per toglierle.
Lasciatele riposare perché l’interno si asciughi bene.

02 - ciambelline ubriache  
Con queste delizie fragranti, per fare uno spuntino, per spezzare la fame, o per un aperitivo “vino al vino” nella loro versione con i semini, io e GrandeGatto vi lasciamo per qualche giorno.
Noi andiamo a girare per cantine…. quindi se per le strade della Sardegna sentite una matta strillare felice da sotto un casco azzurro:

“È primavera... svegliatevi motine
per le cantine, su due ruotine possiam girarrr….
E per le curveeee, salite e poi disceseeee,
due cuoricini un poco brilli è un gran bell’andar.”

Ci sono ottime possibilità che quella sia io!

04 - Ciambelline Ubriache

nasinasietilici

mercoledì 19 maggio 2010

Mi si è stufato il polpo!

Ci pensavo questa mattina al risveglio, nella penombra delle 5e30….
….. ma no, non al polpo!
Pensavo alle cose che amo, a parte quelle grandi come mio marito il GrandeGatto, la mia famiglia, la mia casa, i gatti, io e GG sulla moto da soli…. ecco, a parte quelle.

Per esempio….

Amo svegliarmi la mattina e nella luce bassa “accorgermi” che i miei gatti dormono nel letto con noi….
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… Dino generalmente disteso di traverso al centro del lettone, tutto allungato occupando uno spazio pari a quello di una panterona, Puzzetta spesso avvolta dal fratello in un abbraccio sonnacchioso, Misti nel cestino ai piedi del letto, Ogheddu sul mio cuscino a farmi da copriorecchie, oppure sul davanzale della finestra, per controllarci tutti…

Amo il mio glicine in giardino…
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che quest’anno ci ha regalato una fioritura spettacolare,  con fiori lunghi anche 120 cm… misurati e certificati!
Sembrava una tenda di pizzo lilla, una cortina in carta di riso, eterea e profumata…
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… e no, quello nascosto in mezzo alle foglie non è un fiore con le orecchie, è puzzetta che gioca a nascondino con gli altri gatti.
Secondo noi finirà per fare il nido lassù! Passerotto!

Amo guardare la lana colorata…
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… mi piace immaginare cosa riuscirò a creare, toccarla, pensare di trasformarla, e alla fine regalarla.

Amo la nostra moto…
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… mi piace sia quando fa da cuccia ai gatti che quando ci scarrozza per kilometri e kilometri in lungo e in largo!

E in moto Amo quando andiamo a spasso e sono insieme ai  “miei” uomini, il mio compagno marito ed amore GrandeGatto, il mio Fratell-ONE e il nostro caro amico AxelT.
Iinsieme sembriamo i 4 moschettieri a cavallo dei nostri moderni cavalli.
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E’ una sensazione per me ineguagliabile!
Tutti e 4 assieme siamo “famiglia” e le tre motine che filano all’unisono mi fanno sentire leggera e protetta, soddisfatta.
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Sono attimi…. ma tutto questo, direte, cosa centra con il Polpo?

Centra, centra, perché l’altra cosa che Amo è cucinare, e quando sento che le voci dei miei commensali si abbassano, quando vedo che gustano quello che ho preparato per loro, quando vedo il piatto di portata ripulito e le facce soddisfatte… ecco!

Quel momento li NON – ha - prezzo!

Il polpo stufato “dolce, dolce, piano, piano.”

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Intanto procuratevi un’amica che vende del pesce buono, come io ho Patrizia.
Se proprio non avete un’amica così, vabbè, allora accontentatevi di trovare una pescheria che vi serva del pesce altrettanto fresco e buono e, soprattutto, pulito e preparato per la pentola se, come me, lavorate tutto il giorno e proprio non avete tempo.

Sabato scorso, alla ricerca di cosa cucinare per la sera, da Patrizia ho adocchiato dei polpetti che avevano scritto in fronte “portaci a casa con te”…. e come si fa a resistere ad una supplica così accorata?  
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Non si resiste infatti.
Arrivati a casa ho adagiato con molto amore le loro maestà nel mio capiente padellone, regalo della mia mamma.
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Ho tritato dell’aglio (per il mio gusto ho messo 4 spicchi tritati grossetti per 1 kilo e 800 di polpo già pulito, ma voi mettete a vostro piacere), un pomodorino secco scosso dal sale in eccesso, un filino di olio d’oliva e.v.o. (quello buono buono che viene dalla sabina… ricordate?)
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Ho chiuso il padellone, fuoco bassissimo e li ho lasciati soli, i polpetti e la fiamma, ad amoreggiare in tranquillità per un’oretta….

Dolce, dolce, piano, piano, che come avrete notato (e se non l’avevate fatto ve lo faccio notare io!) è anche la nuova etichetta nella ciotolina della Gatteria…

Si, perché per un poco confesso di avere anche pensato di chiudere la cucina della Gatteria, di continuare a parlare solo di gatti, di amici, di viaggi e di moto.
In rete ci sono tante ricette belle davvero, serie, ricette davanti alle quali io mi incanto e mi sento piccolissima… ma che non avrò mai il tempo di fare.

Il tempo e la voglia… perché la mia settimana lavorativa, qui nella cripta, è sempre di corsa, in lotta contro il tempo e contro lo stress… così quando arrivo a casa la sera mi resta solo la voglia di cose coccole, magari anche da cucinare velocemente, ma che siano “lente e dolci” nella loro anima…
E quando poi arriva il fine settimana e ho di nuovo il tempo di dedicarmi alla mia passione…. no per favore, niente stress in cucina.

Il lento sobbollire di una pentola, la leggerezza di pesare gli ingredienti a pugni e pizzichi, le torte alle mele che rustichevolmente “crollano” sotto il peso dei pezzi grossi e che quando le sformi perdono qualche angolino perché non ho imburrato bene la teglia… anche queste sono cose che Amo.

E d’altronde una cucina che sia buona, sana, che faccia festa intorno alla tavola, non può essere privilegio solo dei cuochi professionisti.

Penso che con pochi accorgimenti, con un sorriso sulla faccia ed il mestolo in mano, magari con un bel CD di musica o (se siete fortunati come me, molto molto fortunata) con il figlio del vicino che si esercita con Chopin e il Jazz dall’altra parte del muro della cucina…. chiunque può creare un’armonia di gusto e profumo che farà felice chi mangia!

Ecco, mentre io mi lasciavo andare a queste chiacchiere, i polpetti e la fiamma hanno appunto amoreggiato per un’oretta, quindi li disturbo e verso dentro la padellona un bicchiere abbondante di vino bianco, un bel Vermentino di Gallura, per stare in tema del nostro prossimo viaggio, lo stesso vino che servirò bello freddo stasera a cena.

Chiudo e lascio che anche il vino amoreggi con i polpetti, sempre dolce dolce, piano piano, ancora per un’oretta…..
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Poi scoperchio, alzo la fiamma per restringere l’eventuale sughetto rimasto, aggiungo una manciata di prezzemolo tritato fresco, giro, spengo il fuoco e porto a tavola….

Dolce dolce, piano piano… senza stress, facile, buono!
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GrandeGatto ha gradito, il nostro moschettiere AxelT anche, i mici hanno assaggiato qualche pezzetto e, anche loro, parevano soddisfatti, visto che reclamavano il bis!
Speravo ne restasse qualche pezzo per il giorno dopo…. ma le mie aspettative si sono rivelate troppo rosee ed anche il fondo del padellone è stato ripulito con una notevole scarpetta alla fine della cena….

Magia della semplicità!

nasinasigolosi

giovedì 13 maggio 2010

Anice stellato e bacche di vaniglia…

Un post profumatissimo per ricominciare.

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Siccome “questa” mi mancava e tanto per essere “originale” a tutti i costi, ci siamo presi la Varicella! Quella con la “V” maiuscola, con tutte le bolle e la sindrome da “orso Yoghi che si gratta sul tronco”, notte e giorno!
Non c’è che dire, alla Gatteria non ci facciamo mancare nulla!…… neanche una bella panatura al talco mentolato!

E allora, per digerire anche questa, per farmi perdonare per le assenze, per cercare di non perdere tutti gli amici in una botta sola e ….. per festeggiare la nuova tinteggiatura delle pareti della Gatteria (piace?) ecco un liquorino semplice semplice e buono buono!

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Come si vede dalla foto, che ne è la migliore, ma si vede anche la bacca di Vaniglia (Grazie Pupina!) gli ingredienti sono:

610 40 gr. di Anice Stellato
610 2 gr. di coriandolo
610 3 chiodi di garofano
610 1 stecca di vaniglia
610 1 scorza di cannella
610 la scorza di mezza arancia
610 1/2 litro di alcool
610 350 gr. di zucchero
610 400 gr. di acqua

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Si mettono tutte le spezie in un barattolo di vetro a chiusura ermetica, si aggiunge l’alcool e si lascia macerare per 20 giorni, anche un mese, agitando spesso il barattolo.

Passato il tempo si scioglie lo zucchero nell’acqua e quando lo sciroppo e bello freddo si aggiunge al macerato e si lascia riposare altri due o tre giorni.

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Filtrare ed imbottigliare.

Semplice vero?

Sweet & Slow.

E’ un digestivo fenomenale.
Da noi ha mandato giù anche la varicella e il riposo forzato, se poi lo gustate in compagnia, insieme al caffè….. mmmmmm una vera delizia!…
Chiedete a GG cosa ne pensa!

Languida
Ed ecco Puzzetta che si riposa dopo la fatica dell’imbottigliamento godendosi i meritati complimenti del bipede di casa, GrandeGatto, il suo umano preferito!

nasinasi alcolici e puntinati

p.s. che dite?…. il nuovo arredamento vi piace? a noi moltissimo!….. 
Volete anche voi un arredamento tutto nuovo?
pucciate QUI e fatevi rifare il look!

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