lunedì 31 dicembre 2007

L'anno che se ne va...

fineanno

Tramonto del 2007 dalla Gatteria.

Un anno impegnativo, da tutti i punti di vista.

Ma l'unione fa la forza, e le traversie rafforzano i rapporti. 

La Gatteria esce sempre più forte da questo anno duro, nonostante tutto e tutti.

E a tutti gli Amici mandiamo un Augurio forte e sincero di un Nuovo Anno migliore e sempre sereno.

A tutti i Motociclisti auguriamo tanti Km  senza automobilisti coglioni (li abbiamo presi tutti noi quest'anno...) , con autovelox spenti e  curve senza sorprese!

Ai Gatti , e agli animali tutti, auguriamo pappe sane e in abbondanza, lontani dai canili-lager e dagli accalappiacani!

Qualcuno in questo modo si sarà preso più di un augurio ma è proprio quello che volevamo!!!

GG e mip e la Gatteria al completo

sabato 29 dicembre 2007

Prove tecniche di fine Anno

Lenticchie!!!

In attesa di arrivare all'ultimo dell'anno abbiamo cominciato a fare delle prove tecniche di cucina... iniziamo con il piatto classico, che tutti fanno in modo particolare, di cui tutti hanno la ricetta migliore, etc etc... queste sono davvero semplici semplici, tanto semplici che GrandeGatto, la prima volta che me le ha viste fare ha storcicchiato il naso.... ma solo la prima volta!

Lenticchie di Miciapallina

  • mezzo Kg di lenticchie, di quelle buone
  • una grossa cipolla
  • 3 o 4 spicchi d'aglio
  • un barattolo grande di pelati

Non c'è nessun bisogno di ammollo, basta mettere le lenticchie in una pentola grande, aggiungere il barattolo dei pelati, la cipolla tagliata a fette, gli spicchi d'aglio (come preferite, tagliati o schiacciati, io li schiaccio), due barattoli (quelli dei pelati) pieni di acqua, eventualmente un dado.

Accendere il fuoco e quando bollono piano piano (sobbollono), abbassare la fiamma al minimo e cuocere per circa un ora.

Nelle lenticchie della foto sono state aggiunte delle salamelle, spaccate in due, poco prima della fine della cottura, tenendo poi la pentola chiusa fino alla pappa, lasciando che si cuocessero "al vapore".

Decisamente..... "CIOMP"

venerdì 28 dicembre 2007

Biscogatti

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Ore 10, piccola pausa caffè, giusto per non perdere i ritmi lavorativi. Ma siccome non sono in ufficio e mi godo la mia vacanza, ci puccio dentro (al caffè... chiaro, non alla vacanza) due biscottini. La ricetta non è mia, io l'ho solo trascritta sul mio quaderno dei biscotti, e poi fatta, rifatta, rifatta ancora, e così ve la passo (però questa è l'originale). --
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Biscogatti alla cannella e gocce di cioccolata
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  • 300 gr. di farina
  • 100 gr di zucchero a velo
  • 150 gr di burro
  • 2 tuorli d'uovo (l'albume lo utilizzeremo per altre cose)
  • un cucchiaio di estratto di vaniglia
  • 1 cucchiaio di cannella in polvere
  • gocce di cioccolata q.b. (circa 80 gr)
  • 1/2 bustina di lievito vanigliato
Sbattete i tuorli, la vaniglia e 2 cucchiai d'acqua, piano piano, senza fare troppa schiuma. Amalgamate il burro ammorbidito e lo zucchero a velo in una ciotola grande fino a ottenere una cremina. Incorporate le uova di prima con la cremina di burro. Unite la farina, il lievito in polvere, il sale e la cannella (che avrete prima mescolato) con la crema di burro e uova. Quando la farina si sarà quasi completamente amalgamata (mescolando, quasi accarezzandola, con un cucchiaio), aggiungete le gocce di cioccolata. Non lavorate troppo a lungo il composto poi formate una palla che lascerete riposare in frigo per almeno 20 minuti.
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Preriscaldate il forno a 180°.
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Stendete l'impasto in uno strato di circa mezzo centimetro sul piano infarinato, ritagliate i biscotti con uno stampino (o con il fondo di un bicchiere). Infornate i biscotti per circa 15 minuti, coperti con della carta forno perchè scuriscono molto facilmente.
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Fateli dorare legermente. Questi si sono "abbronzati" un po troppo.
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Lasciateli raffreddare prima di pucciarli nel the, nel latte, o prima di sgranocchiarli così come sono!

giovedì 27 dicembre 2007

Epperò!

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Hai visto papà? .... ma tu lo sapevi già.

lunedì 24 dicembre 2007

Buon Natale!!!

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Semplicemente

Buon Natale!!!


Grande Gatto Miciapallina e la Gatteria al completo


venerdì 21 dicembre 2007

E che Cavoli...!

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Ooooo..... insomma!
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Ecchecavoli!
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Non li trovate anche voi...."meravigliosi"?
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Alla faccia degli strani mondi inventati dalla fantascienza.....
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dipinti di tutti i colori che la natura ci propone......
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pronti per farci sognare strani mondi, castelli incantati, arabeschi e volute.
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Ma non erano semplici cavoli?
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Semplici, volgari, cavoli?
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Anche Mignolo, l'uragatto di casa, non l'ha pensata così......
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E come si vede benissimo è stato colto da un raptus da vero innamorato verso questo capolavoro in rosa di picassiana memoria!
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Naturalmente, da queste meraviglie bisogna pure aspettarsi dei veri e propri "Scherzi del Cavolo"!
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E infatti, lessati al vapore, a temperatura dolce dolce per evitargli qualsiasi trauma......
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ci siamo ritrtovati uno splendido contorno "blu di prussia"!
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FA - VO - LO - SO!
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Un filo d'olio evo e ci sembrava di cenare.... che so....su Giove?
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nasinasi marziani

giovedì 20 dicembre 2007

La eroica historia di SoraPatata

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Tanto tanto tempo fa, un mago cattivo (un dietologo..... brrr.... la peggior specie), tuonando dall'alto della sua sapienza, aveva esiliato la povera Sora Patata dal magico regno della cucina.

Furono anni bui e tristi quelli, in cui il declino lento e inesorabile della ciccia coincideva con il triste esilio di tutta la famiglia Patata, di Messer Lievito con tutti i suoi figli (cornetto il dolce, Pane il bello, sora Birra l'allegra, per citarne qualcuno), e di qualche sovversivo che osava contraddire il truce mago.
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Naturalmente, lungi dall'arrendersi e accettare l'esilio, Sora Patata e tutta la banda, si era accampata ai margini della PanciaCittadella, e sferrando continui e ripetuti attacchi alle guarnigioni la stringeva in assedio!
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In maniera furba e sottile sora Birra l'allegra disse "Io vorrei costruire una piccola fabbrichetta da queste parti.... ma solo per dissetare gli amici che vengono al castello"..... e fabbrichetta fu, solo per gli amici però..... e bottiglie e bottiglie presero ad accumularsi negli scaffali e dall'alto presero a pavoneggiarsi e a farsi notare.....
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Messer Lievito invece adottò la tecnica del cavallo di Troia..... e nascosto dentro un pane riusci presto a rompere la linea difensiva.
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Alla fine, passati due lunghi anni, Pancia Cittadella era ormai sfinita dall'assedio, i ribelli aprirono quindi le porte ..... e fu il ritorno trionfale anche dell'ultima esule rimasta!
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Sora Patata era tornata!
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Per festeggiare si organizzò un banchetto, volete sapere quale fu il piatto principale? Ebbene fu.....
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Lo Spezzatino con le Patate con ricetta della mamma

1 Kilo di spezzatino circa
3/4 patate
3 belle cipolle
2 spicchi d'aglio (4...)
1 pomodoro secco
1 cucchiaio di conserva di pomodoro
1 bicchiere di vino
prezzemolo o alloro
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Mettere a rosolare la carne con un filo d'olio.
Nel frattempo si tagliano le cipolle abbastanza sottili e l'aglio, e si mettono insieme alla carna lasciandole imbiondire.
Si aggiunge il pomodoro secco (desalato) e la conserva di pomodoro, si gira un poco per far rosolare il tutto, poi si aggiunge un bel bicchiere di vino rosso e si lascia consumare a fuoco vivace (questo è un piccolo trucco usato spesso per far "cuocere" la conserva in modo che al cibo non resti il sapore "di conserva" appunto).
Quando il vino si è consumato, si aggiungono un paio di bicchieri d'acqua e si lascia cuocere la carne pian piano.
Quando lo spezzatino è quasi cotto si aggiungono le patate tagliate a pezzi (non troppo piccoli), il peperoncino e si regola l'acqua, considerando che lo spezzatino è buono asciutto, ma non troppo, e che le patate bevono parecchio.
In genere è sufficente aggiungere acqua fino coprire a filo le patate.
Si lascia cuocere piano piano.
Se, quando le patate sono già cotte, lo spezzatino fosse ancora troppo liquido, scoperchiate e fate evaporare a fuoco bello vivo (a meno che le patate non vi piacciano spappolate).
Poco prima di togliere dal fuoco aggiungere una bella manciata di prezzemolo o (come in questo caso) se usate la carne di maiale, va benissimo anche qualche foglia di alloro....
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E si dia inizio alla festa!

martedì 18 dicembre 2007

Bistecche di Brontosauro

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Alla Gatteria ogni scusa è buona per fare festa.... e dove c'è festa ci sono anche pappa e amici!
Domenica scorsa al risveglio era una splendida giornata (fredda ma splendida).
Cosa potevamo festeggiare?
Ma il sole!!!
E così abbiamo chiamato due a-micetti, acceso il bbq e deciso il menù.



Bistecche di Brontosauro, marinate con olio evo (provenienza Sardegna) e rosmarino, pane allo yogurt e miele hand made, insalatina (per un pranzo tutto light).
Ebbene si, siamo carnivori, e ancora non ci dispiace troppo!
GrandeGatto, con perizia e maestria ha cotto questi "lenzuolini" (circa 600/700 gr. l'uno)......
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.... dimostrando notevole sprezzo del pericolo, restando sereno anche se il grosso nasone della piccola cucciola che vive di fianco sembrava un mantice in aspirazione!
L'amico Salvatore concludeva questo "spuntino" con dolcini tipici Siciliani (che tutti sanno essere "dietetici"..... malelingue!).
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Alla fine ci siamo fatti "rosolare" dalla reciproca compagnia, con il pancino pieno, sazi di sole e di chiacchere.
I mici grandi (uno bellissimo bianco e nero in testa) hanno scorribandato per cortili fino al crepuscolo... il piccolo ogheddu invece ha approfittato della pancia del suo coinquilino costringendolo, in una lotta impari, a non muoversi per schiacciare un sonoro pisolo!
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Per le coccole.... citofonare Gatteria!

L'epopea della "mamma del pane" (part. 02)

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Che è successo alla palletta arrivata alla gatteria?
Tranquilli!
Come si può vedere "Essa" è ben protetta e sorvegliata da un attentissimo guardiano!
Ma (c'è sempre un "ma") nonostante sia stata tenuta in stato silente, con un solo rinfresco alla settimana (stesso peso in farina, metà in acqua e poi a riposo in frigo) e la Gatteria abbia panificato ben due volte, ci troviamo ormai amorevoli proprietari di una notevole dose di "palletta" piena di bollicine.
Buttarla proprio non se ne parla!
Però, a meno di non volere emulare il più famoso "Blob" ed essere a breve sommersi dalla sua effervescente pasta, dovevamo trovargli un utilizzo.
Quindi, abbiamo fatto un esperimento (Adriano, Gennarino, Sara.... non inorridite...)
La mattina presto (le sei, quando mi alzo) ho prelevato dal contenitore in frigo una piccola quantità di pasta, diciamo un mandarino, che, rinfrescata nel solito modo (con l'aggiunta di un pizzichino di miele.... giusto per stimolargli l'apppetito dopo il freddo del frigo) e coperta con un telo è stata lasciata a riposare fino al mio ritorno la sera (alle 19 circa).
Magia! La palletta pisola si era tutta stiracchiata e gonfiata.... ed era chiaramente affamata!
Nuovamente rinfrescata, rendendola però un po più liquida, l'ho rimessa a riposare (col pancino pieno) per tutta la notte.
La mattina seguente (di nuovo le sei.... SOB) era "decisamente" attiva e vispa (lei, io dormivo ancora anche se avevo gli occhi aperti)!
Bella gonfia e spumosa!
A quel punto (si.... alle sei del mattino) ho proceduto con il famoso pane delle 12 ore, solo che invece del lievito ho messo la palletta.
Soliti 500 gr di farina, la mamma del pane, pizzico di sale, acqua q.b. per ottenere l'impasto.
E poi fischiettando sono andata (ancora) a lavorare!
Perfetto! La sera al nostro rientro l'impasto era bello lievitato, aveva riempito tutta la ciotolona, ed era pronto per essere piegato e poi infornato!
E' venuto un pane favoloso, bella crosta croccante e interno soffice, molto profumato.
Manco a dirlo questa mattina abbiamo già provveduto al risveglio di un'altra noce di mamma del pane.
I prossimo sarà con i semi di girasole!
nasinasi infarinati e golosi a tutti!

giovedì 13 dicembre 2007

Addobbi di Natale

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Alla Gatteria gli addobbi di Natale sono una impresa impossibile.

Avete mai provato a mettere nella stessa stanza un branco di mici curiosi e un albero addobbato?

Magari con le lucine?

No? Allora fidatevi, non lo fate!

State pensando ad un normale Presepe?

Probabilmente subiremmo una denuncia per abigeato da parte delle statuine dei pastorelli!

O peggio ancora dovremmo indagare per il rapimento di un Gesù Bambino dalla culla e consolare Maria e Giuseppe afflitti...
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Fili dorati, palline, fiocchi e quant'altro?......

In quel modo sicuramente si fotograferebbero i primi "gatti volanti"!

No no..... non è davvero possibile!

Ci avevamo ormai rinunciato, poi nella nostra vita è arrivato.....
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.... eccolo li, l'uragatto più dolce della storia felina, l'ex "mignolo", ogheddu dagli occhioni da Elfo mentre finge di essere un gatto buono pisolando.

Non è un bellissimo addobbo?
Più bello di un filo di stelle, di un festone, di una ghirlanda luminosa.
Sicuramente più "in tema" alla gioiosa allegria del Natale, caotico, giocoso, colorato.
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Insieme ad una grossa fetta di panettone hand made (Saretta, ti imploro, dacci la ricetta!) e alle clementine arancio vestite, fa il paio con la renna nell'angolo in alto a sinistra della foto!
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Bontà sua, dall'alto della sua regale dolcezza, ha deciso che non ci farà mancare mai più gli addobbi, partecipando anzi attivamente alla vestizione della casa.
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Però, visto che questo sarà il suo primo Natale, non è che ci sarebbe un pezzetto di panettone anche per lui?

martedì 11 dicembre 2007

Un pane "facile facile"

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Attenzione.... questo post da assuefazione
(non è una possibilità, è certezza!).


Un pane morbido e profumato, con la mollicca setosa e piena di belle bollicine e una crosta.... croccante croccante.
Questo è quello che mi ha insegnato una mia a-micetta (Sara, ti sarò debitrice per sempre), un pane senza impasto in barba a tutte le nozioni sulla panificazione, sugli impasti, sulla maglia glutinica....
La ricetta è presa da qui
La lunghezza della preparazione (12/24 ore di prima lievitazione più 2/4 ore di lievitazione prima della cottura) e della spiegazione può far credere che sia difficile da realizzare.
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In realtà, è un gioco bellissimo. Basta organizzarsi.
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Per esempio io preparo la base la sera..... lievita la notte e "piego" la mattina, oppure preparo la base la mattina quando mi alzo per il lavoro (mi alzo alle sei... se non fosse una cosa semplice nemmeno ci penserei) e la sera quando torno dall'ufficio (alle 19:00..... ) piego e inforno.
Ma, dato che questo post ha i presupposti per essere lungo lungo, passo subito dalla teoria alla pratica.
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Occorre:
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500 gr di farina (in questa ciotola ci sono 300 gr di farina manitoba e 200 di farina 0.... ma ci si può sbizzarrire);
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350 mg di acqua (ho tolto un po di acqua e aggiunto qualche cucchiaiata di yogurt);
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4 gr. di lievito di birra;
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1 cucchiaino di sale;
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1 cucchiaio di miele;
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Ho sciolto i pochissimi grammi del lievito nell'acqua, in cui avevo aggiunto il cucchiaio di miele.
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Nella ciotola ho mischiato la farina e il sale, poi ho fatto la conchetta al centro e ho versato piano piano l'acqua e lo yogurt.
Con un cucchiaio (o una forchetta) ho impastato velocemente, fino a che la farina non ha assorbito l'acqua.
Giusto un pochino, il tanto per ottenere un blob colloso e non troppo sodo.


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Poi lo ho coperto con un panno e messo a nanna per 12 ore (la ricetta originale dice dalle 12 alle 20 ore)

Altro che dormire! Quei vermini li hanno ballato la rumba in quelle 12 ore perchè quando sono andata a riprendere l'impasto, era diventato spumoso e riempito tutta la ciotola allegramente.

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Allora ho infarinato bene bene (anche di più) il ripiano ......
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...e ho versato l'impasto sulla farina (come da Sara-consiglio ho usato farina e farina per polenta per infarinare il ripiano.
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Deve essere molto molto infarinato perchè altrimenti questo blob vivissimo vi si appiccicherà oltre che alle dita anche la dove lo rovescerete!
A questo punto viene il bello del giochino, dovete stendere un po l'impasto con la punta delle dita e poi..... piegarlo..... proprio come si fa con un tovagliolo.
Prima una piega in giù.....
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poi una piega in su......
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... su un lato.......
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e sull'altro........



Il motivo di queste pieghe era spiegato benissimo nel sito da cui è presa la ricetta, quindi io lo riporto integralmente (anche se poi ci andate e lo ritrovate pari pari.....):
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"Le piegature dell'impasto non servono per avere l' impasto bello in ordine, non "spiegazzato" quasi fosse una camicia da riporre nell'armadio.....esse servono per creare delle linee di tensione all'interno in modo che in cottura il pane possa crescere..crescere ed avere una bella mollica alveolata. Avete presente un bella tenda canadese o un gazebo?... ecco pensate che la tela starebbe su bella distesa se non ci fosse l'intelaiatura in ferro a sostenerla?....La stessa cosa più o meno accade con il pane in cottura."
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Ecco, chiarissimo vero?
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Piegare ben bene questa pasta (che tende a scappare da tute le parti) vuol dire la riuscita o meno del giochino! Provare per credere!
Andando avanti..... ho cosparso un foglio di carta forno (o un canovaccio) abbondantemente di farina e ho rovesciato sopra l'impasto. Il rovesciamento ha portato le pieghe verso il basso.
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In questo modo:
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Rimessa a cuccia a lievitare per due/quattro ore

E lievita lievita .......
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.... cresce come una bolla piena d'aria!

E' già bellissimo così!

Nel frattempo ho acceso il forno a 230° e ho messo dentro un recipiente (ho usato una tortiera tonda a bordi alti) in modo da farlo diventare rovente.

Velocissimamente e cercando di non ustionarmi (attività che mi riesce benissimo devo dire), ho ribaltato di nuovo la pasta lievitata nella teglia rovente (e le pieghe sono tornate sopra) .

Ho cotto il pane per 45 minuti, per la prima mezz'ora lasciandolo scoperto, poi coprendolo con carta d'alluminio l'ultimo quarto d'ora, per evitare che si scurisse o bruciachiasse troppo.

Mancano le foto del rovesciamento e della cottura, comunque il risultato finale è questo:
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Bello vero? Bello si, ma anche buono buono, vi assicuro (la fetta l'avete già vista sopra nella prima foto)!

Importante è lasciare raffreddare il pane (seeeeeeeeeeee.......) su una griglia, perchè è molto umido.
In questo modo il vapore che esce da tutta la superfice lo renderà morbidissimo, con una crosticina sottile sottile.
Invece, se si vuole ottenere una crosta croccantissima con la mollicca morbida bisogna tagliare via le due estremità laterali, in modo da fare uscire il vapore dai lati lasciando la crosta asciutta.
Se poi si vuole ottenere un pane morbido e umido sia nella mollicca che nella crosta, allora lo si fa raffreddare avvolto in un panno.

Una piccola avvertenza, data dall'esperienza, il panno dove si fa riposare il pane dovrebbe essere lavato ma NON passato nell'ammorbidente, altrimenti il profumo (e le sostanze chimiche) passano.
E non è carino portare a tavola una bellissima fetta di pane..... profumata all'ammorbidente!
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Ecco fatto.
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Le prossime varianti in preparazione?
Con il rosmarino, con le olive, con le noci...... vi farò sapere!!!!
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miciapallina
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p.s. Il contorno alla fettona di pane la sopra sarebbero dei broccoli ripassati in padella con peperoncino macinato e le salsiccie "grammichelese" lavorate al ceppo (grazie all'amico Salvatore) venute in volo dritte dritte dalla solare Sicila.
Anche quelle li, come libidine, mica scherzano!

Plop...

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Daccordo si, cadere, forse, può anche far parte del gioco (opinione infausta ma realista) ma cadere quando si va forte, quando si è in piega, quando ti attraversa la strada uno scoiattolo impazzito (scoiattolo?....) ma così, per la mera stupidità umana..... uffa, fa un po di rabbia davvero!
Anzi, un bel po, diciamocela tutta!
Antefatto:
lunga, lunga, lunghissima fila sulla Tiberina andando verso PrimaPorta, il lunedì mattina.
E tutti incolonnati, pianino pianino, potti potti, che di voglia di correre ce ne è davvero ben poca visto che la meta è l'ufficio.
Ore otto, siamo quasi sullo svincolo che poi ci porta sulla Flaminia, e siamo fermi, come appunto detto, incolonnati in questa lunga coda.
Fermi, tanto dove vai che avanti ci sono macchine, e ancora macchine?
Ecco, appunto..... DOVE VAI????
Dove vai macchina cretina che tutto ad un tratto esci dalla fila per superare, stando sempre affiancata alla fila, due macchine e poi star li, sulla corsia, tanto non c'è posto per andare da nessun'altra parte?
Fatto:
Ecco, appunto..... PLOP!
Dove va? Addosso a noi.
Giusto il tempo di scartare e frenare per non essere colpiti in pieno, la gomma scivola sull'asfalto bagnato e ..... Plop..... sei a terra!
La povera Lisa si corica, morbida sopra la coscia di GrandeGatto, struscia un po sul suo stivale, e poi si ferma, con noi sotto.
Insieme a lei si ferma anche il traffico, nei due sensi, visto che stiamo spalmati nel bel mezzo della corsia nel senso di marcia opposto al nostro, manone grosse mi tirano su, ci danno dell'acqua, si preoccupano.... si fermano tutti quelli che stanno li, tutti, tranne la macchina che prosegue tranquilla, indifferente!
La insegue pure un ragazzo in motorino, si accosta, gli dice che noi siamo a terra..... ma tanto ..... siamo solo una moto.... e anche piccola.... non ci ha visto... rimette la prima e .... va via!
Così.....
Nel frattempo ci siamo alzati, un po acciaccati, ma soprattutto, sbalorditi.
Chi si è fatta male è la povera Lisetta, che ha un occhietto pesto, ha perso una freccia, si è storta la leva della frizione e quella delle marce..... povera piccina.
Il ragazzo in motorino però ha riportato il numero di targa, e parecchie persone si sono offerte di testimoniare.
Perchè certe cose capitano, è normale ed è umano.
Ma poi..... TI FERMI
nasinasi acciaccati

venerdì 7 dicembre 2007

Amori d'inverno

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Ecco in questa foto riuniti i tre amori della mia vita (manca il quarto "micioelemento" ma probabilmente lui in questo momento sta combinando qualcosa!).
L'inverno ormai è alle porte e per noi significa mettere le ciabattine alle nostre due belle bimbe e fare solo in sogno tutte le curve, i tornanti e le stradine che amiamo fare con il tempo bello.
E' vero che ci basta un filino di tepore, un raggetto di sole che buca una nuvola, e siamo capaci di bardarci in modo tale che..... l'omino della michelen ci fa un baffo... per partire a fare una manciata di kilometri.... ma è anche vero che il ritorno è accompagnato spesso da pinguini e orsi polari che restano agganciati alla carena.... ultimamente ho visto anche uno o due trichechi che guardavano rapiti e concupescenti le mie dita di ghiaccio!
E non scordiamoci le renne, che è giusto periodo!
Però ancora l'inverno è "solo" alle porte, e ogni tanto l'aria regala delle giornate magiche, sospese fra il freddo pungente e l'aria tiepida..... e subito Saphira (che è la moto bella di casa) viene coccolata, lavata e tirata a lucido, non si sa mai....
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Naturalmente questa procedura non sfugge all'occhio vigile del nostro controllore, che segue tutto da vicino, annusa, critica e, soprattutto, soppesa la quantità di carezze che viene somministrata alla sua rivale in amore.
"Non è che avete intenzione di uscire anche oggi, vero?"
"Non vorrete lasciarmi solo a casa con l'uragatto?"
Alla fine, visto che con i suoi grandi occhi/fari non riesce a strappare la nostra attenzione, ribadendo la sua autorità in famiglia, ci prende a testate!
Ottima tecnica, ottima mira.... e così si ripristina l'ordine degli amori!


lunedì 26 novembre 2007

L'epopea della "mamma del pane" (part. 01)



Aiutooooo...... Help me..... Au secours....

Consigli, suggerimenti, strigliate e quant'altro in merito saranno gradite e sono ricercate!

Fatevi avanti.

Questo venerdì ho incontrato un'amica (Saretta grazieeee) che in regalo, oltre a tante altre cosine, mi ha portato una palletta di lievito madre.

Ma che bella che era! Chiusa tutta stretta stretta, timida timida, nel suo barattolino, tutta piena di bolle che sembrava una coppa di spumante.... che voglia di svitare il tappo, li, in mezzo alla strada, e fargli quattro coccole!

Non preoccuparti bella palletta, adesso mi prendo cura io di te e insieme panificheremo e panificheremo.... ma.... oimamma.... io non ne so proprio nulla!

E' come se mi avessero fatto omaggio di un gremlins.

Devi rinfrescarla, ma come?

E quante volte prima di poterla usare?

E vuole la luce o il buio?

Il fresco del frigo o basta una stanza senza riscaldamento?

E quanta farina gli occorre per fare il pane?

Quante domande...... E' meraviglioso tutto ciò!

Spero che io e la mia "bimba palletta" cresceremo assieme.


Intanto questa è una foto di sua maestà la palletta al suo primo rinfresco (ieri sera), fatto esattamente come mi è stato detto.

Stesso peso di palletta in farina e metà di acqua.... e impastata un pochino (che le coccole fanno bene anche a lei).

Adesso riposa in fresco in frigo..... chissà se un poco è cresciuta.

Stasero la tirerò fuori perchè mi hanno detto che nel frigo entra in letargo e che se voglio usarla sabato devo "farla ballare" per qualche giorno, e dargli da mangiare, perche adesso potrebbe essere deperita.

Tutto dipende da come ha risposto alle prime cure.

Non vedo l'ora di tornare a casa.

Forse sente la mia mancanza!!

Prometto che vi terrò aggiornati...

domenica 25 novembre 2007

Il Bello e il Bullo



p.s.: Per gentile concessione di Alessandro

mercoledì 21 novembre 2007

La cova

*** Attenzione *** la lettura di questo post non è consigliata ai fanatici delle moto.
il presente articolo ha contenuti pericolosi per la vostra salute mentale: carene "profumate", gomme "griffate", sellini "firmati".
La direzione della Gatteria si manleva da ogni responsabilità

O beh..... che gli abitanti della gatteria non avessere proprio tutte le rotelle a posto era abbastanza ovvio.... ma questa poi!
Controllando le foto sparse in giro per casa (e nel PC) siamo venuti a conoscenza di una attività in cui i mici provvisti di coda hanno particolare predilezione
Attività denominata: "La cova"



Tale operazione consiste nell'impossessarsi della sella (preferibilmente) o del serbatoio (come si vede) o anche ..... se proprio non si può altro, del bauletto, del suddetto veicolo a motore, e di farsi delle sonorosissime dormite!


La cova delle moto produce sui mici una "attitudine" al veicolo, ed un senso di possesso che rende spesso impossibile ai legittimi proprietari l'utilizzo della sella per gli scopi per cui è stata concepita.
Bisogna però riconoscere che "la cova" produce sulle moto un effetto di morbidezza straordinario, soprattutto in curva, quando le gomme "griffate" ritrovano un'aderenza da urlo (proprio).



E poi questo gatto sulla moto ci sta davvero bene!

Viaggi




Ieri si è spenta una piccola luce.

All'improvviso, come si è accesa, adesso non c'è più.

Questa mattina dalla mia finestra ho visto un'alba bellissima, piena di fiocchi rosa che galleggiavano nel cielo, e mi piace pensare che quella piccola luce adesso fa compagnia alla mia piccola luce e che insieme a tutte le tante altre piccole luci ci stiano salutando.

Questo è il Viaggio più importante, piccola luce, intraprendilo con serenità, perchè noi che restiamo qui abbiamo preso da te tutto il meglio per percorrere la nostra strada.

Hai fatto per la nostra vita il meglio che potevi fare, ci hai dato la forza per proseguire anche da soli.

Piccola luce, per piacere, in questo tuo viaggio, porta un saluto alla mia piccola luce.

Dille solo: "aspettami papà, all'inizio dell'arcobaleno"

venerdì 16 novembre 2007

Mentre i bipedi mangiano...




Anche i pelosi si danno da fare!
Ci sono quelli che "se non siamo vicini vicini non se ne parla nemmeno".......!
E quelli che... non si mischierebbero mai con la plebaglia! (uno solo ed inimitabile!)



Naturalmente i primi sono i più piccoli di casa (piccoli???).
Ed è inutile mettere la pappa in due belle ciotole.
Mangerebbero dallo stesso piatto comunque.


e mentre i piccoli mangiano.... il patriarca schiaccia un pisolo!

 
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