martedì 21 ottobre 2008

aspettateci!!!

prima che scada un mese dall'ultimo post... non vi preoccupate siamo ancora vivi e torneremo!!
sono successe tante cose che non ci hanno aiutato nel rimanere in contatto con la rete! dal trasloco dell'ufficio di Micia, tre settimane passate senza interruzioni , con i weekend al lavoro, e altre vicende ceh no vi staimo a raccontare... ma presto torneremo! con il seguito del viaggio...

martedì 23 settembre 2008

Il viaggio: da Roma a Cognac...

9/8/2008 

Ore 6: sveglia! 
Ore 6.30: valigie montate, fatta colazione, si parte!! 

Per dove? Mah!!  Direzione nord-ovest, prima tappa Mentone poi si vedrà!  

Il percorso è stato studiato per trovare il minimo traffico compatibilmente con l'esigenza di arrivare a Mentone in orario umano per fare il check-in in albergo .  

Quindi autostrada fino a Val di Chiana, poi direzione Siena, Certaldo, Castelnuovo  Garfagnana…  non ci siamo mai stati e ne ho sempre sentito parlare come di un posto molto bello.  
Tutto regolare, si viaggia tranquilli e quando arriviamo a Castelnuovo vediamo un angoletto con su scritto “L'Aia di Piero”!   


Vabbè, allora ditelo che ci stavate aspettando!  E così, vista l’ora, ci fermiamo e dopo aver visionato l’interno...

(meritevole di più di una occhiata!) ci sediamo e degustiamo alcune specialità locali…. 

Prezzo onesto e persone simpatiche, presto allargheranno lo spazio dedicato ai clienti in un cortile. 

Si  riparte sotto il sole, anche se qui non fa molto caldo… ora abbiamo da scendere verso La Spezia, prendere l’autostrada e proseguire fino a Mentone.  Ometto, per non cadere nell’oscenità, pensieri e commenti su quel tratto di autostrada. 

Finalmente si arriva a Mentone, si va in albergo(?!) …  dire che la camera è stretta è un complimento, il letto è appoggiato al muro su due lati, nel bagno si entra a malapena…  ma è l’unico che abbiamo trovato a pochi giorni dalla partenza. Pazienza , ci rifaremo! 

Passeggiata breve sul lungomare, qualche foto... 

(ed ecco anche il primo dei gabbiani di questo viaggio...)...

...poi cerchiamo un posto dove mangiare.  

Siamo talmente stanchi che non scegliamo neanche, il primo posto va bene…. 

(si... vabbè... però le cozze ti sono piaciute, vero GG?)

Pappa e nanna, è tutto quello che vogliamo…. 

10/8/2008 
Sveglia presto, si preparano le valigie…..  e poi si va a fare colazione!! 

 

 

 

E dopo una breve passeggiata al mercato … 

Si parte lungo il mare. 
Ci dirigiamo verso Nizza, da dove prenderemo la "Route  de Napoleon".  

Lungo il mare passiamo attraverso Monaco, i suoi alberghi, i suoi grattacieli… 

... passiamo nel famoso tunnel dove viene corso il GP. 

Arrivati a Nizza fatichiamo un po’ per  trovare la strada che ci conduce a Grasse la “Capitale mondiale dei profumi”.  A me sinceramente suona un pò troppo altisonante e ne avrò conferma nel proseguire il viaggio: in ogni angolo c’è la “capitale” di qualcosa!!! Comunque andiamo a visitare uno dei Musei del profumo. 

Visita guidata, guida che parla solo francese.  Visita molto a tirar via, l’unica sala in cui ci si sofferma di più è quella in cui è possibile acquistare! Bah… in compenso la guardia giurata alla porta è di una simpatia unica, ci trova un parcheggio all’ombra, ci spiega tutto, ammira la moto…  scopriamo che anche lui è un motard, ci porta orgoglioso a vedere la sua moto: su un fianchetto ha l’adesivo “46” !!!  

Bene,  si riparte (finalmente) sulla “Route de Napoleon”. 

Da Grasse a Castellane la strada è larga, con un fondo ottimo, si va che è un piacere attraverso i panorami dell'Alta Provenza in mezzo a un verde spettacolare. 

Poche foto in questo tratto, troppo bella e veloce la strada per farci venire voglia di fermarsi a fotografare, troppo lunga è stata l’astinenza da moto! 

Proseguiamo per Digne (che è la "capitale" della Lavanda e dove varrebbe la pena di fermarsi un po.... ), Chateau Armoux (con un castello che... WOW), Sisteron (e la sua Cittadella fortificata) da dove lasciamo la Route de Napoleon (e dove abbandoniamo anche l'idea di attraversare le "Gorges du Verdon". Anche questo ce lo segnamo come "le faremo un'altra volta" perchè vale davvero la pena)

Giungiamo  a Eyguians, si avvicina l’ora di cena, che qui in Francia è alle 19.30, così decidiamo di fermarci in un piccolo hotel dove fuori c’è un cartello che recita “garage pour moto”.  

Il primo di tanti alberghetti carini, puliti, con belle stanze spaziose, e anche economici, che abbiamo incontrato sulla strada (se cliccate sulla cartina vi abbiamo messo tutti gli indirizzi e i commenti della strada tappa per tappa e dei posti dove ci siamo fermati)

Pappa buona, qualche foto...  


e poi a nanna … oggi pochi Km (285) , si recupera la stanchezza di ieri (691 Km). 

11/08/2008 

Bene… in piedi e partenza…  dopo abbondante e ottima colazione, chiaramente… 
Direzione….  andiamo verso nord-ovest!

La strada si fa più tortuosa. (Il fondo è ottimo ma le traiettorie, decisamente più "tecniche" di quelle del giorno prima, si rivelano un vero piacere! E poi se ci sono tanti e tanti motociclisti che come noi fanno questo pezzo, un motivo ci sarà.... vero?)

Entriamo nella zona del Drome che ci porterà verso il massiccio centrale  e l’Alvernia.  

Ci fermiamo a riposarci e fare 4 chiacchiere con una coppia di motociclisti del luogo guardando dei turisti che si arrampicano…  

e poi dicono a noi che abbiamo fatto una vacanza faticosa!!! 

Siamo alle sorgenti del fiume Drome...

e le viste sono spettacolari. Noi non lo sappiamo ma da qui in poi ci aspettano gole, cascate, pennacchi di rocce e passi famosi...

ma  il tempo sta cambiando…. 

e ci mettiamo le giacche da pioggia (che non toglieremo più fino al ritorno in italia), non si sa mai. 

E a Die comincia a piovere.  

La strada è sempre ottima, anche se con la pioggia non ce la godiamo molto.  

Ma il paesaggio continua ad attrarre noi e la nostra macchinetta fotografica.  


Saliamo verso un passo da cui c’è un panorama stupendo (è il Col de Cabre a 1800 mt)…  e un vento teso che annuncia altra pioggia. 


Proseguiamo tra indicazioni di musei sempre più improbabili ( il Museo della resistenza, il Museo del cavallo vivente, la fattoria delle farfalle) fino a Langeac.

Siamo ormai nella zona del massiccio centrale, un altopiano pieno di saliscendi e di strade tenute benissimo,  in mezzo ai boschi, con indicazioni complete e addirittura con la segnalazione sulla presenza di brecciolino sulla strada. 

Da Langeac  ci dirigiamo verso  St. Flour, sulla cartina sono vicini, mi rilasso, siamo quasi arrivati…  

Maddechè???  

51 km di strada di curve una di seguito all’altra , sembra quasi la Millecurve (Orvieto-Todi)……  ci vorrà circa un ora per farla!!! bella, bella, bella…  Annarita dirà dopo che si aspettava di veder uscire dal bosco un cavaliere in armatura…..  io avevo pensato a Joe Bar ….  lo vedevo uscire dalla curva davanti a me lui e i suoi amici, impiccatissimi, al limite della tenuta…..  insomma una vera goduria nonostante la moto fosse carica come un furgone!!!   

Arriviamo, alla fine, a St. Flour, ci guardiamo intorno ed entriamo in un primo hotel…  che ha posto, costa poco, il posto per la moto è proprio davanti alla finestra… che possiamo volere di più??? 




Ci cambiamo , “facciamo due passi?” si, certo….   

Al  terzo passo comincia a piovere…  ah, è così???  Bene! Allora si rientra , si mangia e poi a nanna…. oggi abbiamo fatto "solo" 365 kilometri!

(Accidenti! Che questa è la regione del famoso "Bleu de France" e dei formaggi suoi fratelli e cugini, c'era passato di testa! Altrimenti sai che scorpacciata? Al posto del dolce, piattone di formaggio!)

12/08/2008

Sveglia, colazione e partenza…  pioggerella neanche tanto sottile, ma siamo incuriositi dalla rocca che sovrasta l’albergo e andiamo a fare un giretto per vedere di cosa si tratta. 



E bisogna dire che la parte alta del paese è decisamente molto meglio della parte dove abbiamo dormito… sarà per la prossima volta (segnato anche questo)!

Velocemente ripartiamo viste le nuvole che cominciano a perdere acqua…  

Proseguiamo velocemente, per quanto ce lo consente la pioggia per Murat e poi Aurillac (GG, lo sapevi che questa è una zona Vulcanica famosissima?), fino a giungere, zuppi come pulcini a Brive dove ci fermiamo in una brasserie (L’Escapade) per mangiare qualcosa …..  

Scelta poi rivelatasi ottima non tanto per le buone cosa mangiate (omelette fatte al momento) e per cortesia del proprietario, ma per le indicazioni di luoghi da visitare (primo fra tutti La Cotiniere) che si riveleranno perfette! 

Mentre mangiamo la pioggia diminuisce…. e alla fine ripartiamo che quasi non piove più in direzione di Perigueux che raggiungiamo nel primissimo pomeriggio.

Incuriositi dalla vista di alcune cupole che richiamano lo stile russo e incoraggiati dal tempo che finalmente si apre … 

facciamo una breve sosta e qualche foto per poi riprendere la strada .

Scopriremo poi che questa città sta sul Cammino di Compostela (Cammino che tornerà spesso in modo del tutto "casuale" nelle nostre tappe) e che questa Cattedrale, Saint Front, è classificata come patrimonio mondiale dall'UNESCO...

Siamo un po’ stanchi a causa della pioggia  e stufi di camminare senza guardarci intorno. Quando vediamo un cartello che indica un luogo dove si trova “il campanile più antico di francia”, una breve contrattazione (“che dici?” , “ma si, andiamo”) ci fa fare un deviazione per  Brantome

Una felice intuizione che ci fa visitare un posto molto bello!!

Il campanile quasi scompare nei confronti del paesino e dell’Abbazia di cui la prima “versione” è scavata nella roccia calcarea. 

 

 



Noi ci siamo incantati (e Voi...beccatevi un po di foto!)

Brantome è anche chiamata la Venezia del Perigord... dice nulla questo canale?

Per non parlare dei giardini e del parco fluviale… 

È presto, e dopo essersi riposati decidiamo di proseguire…  (ma perché siamo così masochisti???)   (GG promettimi che qui ci torniamo!! Mi sono segnata anche tutti gli indirizzi! E poi voglio visitare le famose "Grotte Dipinte" che stanno qui vicino... oooo siiiii .... ma questo è solo fra i primi  "innamoramenti" fulminei che mi sono toccati durante il viaggio!)

Ci aspetta tutta la zona vitivinicola del Cognac, una serie infinita di vigne da dove viene ricavato il famoso liquore e dove finiremo nel paese omonimo, in un albergo, abbastanza anonimo, ma pulito e in pieno centro. Con garage chiuso per la moto!! 

Scarica bagagli, doccia, due chiacchiere con il portiere che ci consiglia un ristorantino (la chiacchiera di miciapallina a volte ... funziona!!)…  due passi, 4 foto e si va a mangiare. 

Ristorantino con piatti tipici della regione, ci troviamo, come sempre, molto bene e alla fine del pasto…   indovina un po? Un cognac !!  Non poteva certo mancare !! insieme una bella crepe a fare da contorno….

 

Per chi ci conosce e si chiedesse se quello che beve la Micia è proprio cognac…  si!!  È proprio cognac!

E infatti il nel ritorno all’albergo è stata sorretta dal sottoscritto! 

continua...

 
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