Chi non fa merenda in compagnia... peccato!

E’ davvero un peccato non fare la merenda tutti insieme, pane e marmellata, come quando eravamo bambini.
In questo caso la merenda sarebbe pane e “confettura di Cachi”, una vera delizia che volevo condividere, e per una volta, onorando in tempo la promessa che vi avevo fatto nel post sulle “trecce dolci”.
Il Caco è un frutto che mi piace tanto, forse anche per retaggio della mia vita precedente, quando facevo tantissimo sport (a livello agonistico, bei tempi…) e Andrea, il mio allenatore, mi consigliava di mangiarne uno prima della palestra.
Sono molto energetici (ma molto molto visto che il loro contenuto di zuccheri arriva fino a 16/18% apportando circa 65 chilocalorie ogni 100 grammi), ma, a parte questo piccolo dettaglio, contengono moltissima vitamina A, vitamina C, betacarotene, potassio e altro ancora.
Quindi, se non siete degli sportivi ma siete solo stanchi “mentalmente”, ecco, il Caco è perfetto anche per voi, perché aiuta il sistema nervoso e favorisce la depurazione del fegato.

Ma la cosa che mi piace di più è il suo nome botanico: Diospiro o Diospero.
Dios, che deriva dal greco e significa Dio, e pyros che significa frumento.
Una specie di Albero del Pane, insomma, mandato dagli dei o per gli dei… non ha importanza la traduzione esatta… per me è una poesia alchemica.
E questo si era capito, miciapallina, che ti piace il Caco, ma la marmellata?
A si, la marmellata!!!
Tutto nasce da un omaggio che il mio amico fruttivendolo, proprio alla fine dell’anno passato, ha fatto alla Gatteria, tre cassette di quelle grandi di questo frutto.
Piccoli, profumati, ambrati Cachi, si sarebbero senza dubbio guastati fino alla riapertura, e “intuendo” la mia passione (parliamo sempre di ricette…)… il passo è breve ed il Caco è tratto!
Ora che chili e chili di Cachi si aggiravano speranzosi alla Gatteria, bisognava trovare una ricetta…. e dopo aver girovagato in lungo e in largo sul web, l’ispirazione ci è arrivata “qui”!
La Confettura di Un Tocco di Zenzero era quella fra tutte con meno zucchero, e siccome a seguire le orme di Sandra non ci si può che trovare bene, mi sono lanciata… naturalmente con qualche modifica!
La Tanta Confettura di Cachi
(La scatola di BioPatè non è inclusa nella ricetta, quella è dei miei gatti!)
1 Kilo di polpa
300 gr di zucchero
1 bicchierino di Grappa
polvere d’arancia (o scorza di limone o zenzero candito)
La ricetta proposta è semplicissima, Sandra ci consigliava di non passare la polpa, e noi non l’abbiamo fatto, seguendo tutto pedissequamente!
Tolta la pellicina, estratta la polpa con le manine sante stropicciandola un poco, liberati i semini dalla loro sacchetta, abbiamo trasferito il tutto in una bella pentola capiente e dai bordi altri (la stessa comprata per l’invasione delle arance con marmellata e gelatina), aggiunto lo zucchero e portato a bollore mescolando di tanto in tanto.
Quando la polpa inizia a bollire, come in tutte le marmellate e/o confetture, si forma una densa schiuma, ma continuate a girare e girare perché è normale e deve fare così….
E mi raccomando, ridete!
Perché questa è una cosa magica, trasforma zucchero e frutta in qualcosa di caldo e vellutato, destinato a portare piacere, quindi… ridete, canticchiate, pizzicate il vostro compagno (o compagna), giocate con i gatti, perché questo NON è un lavoro e in questa confettura, mentre l’alchimia trasforma nel pentolone la materia in oro, voi infondeteci anche il vostro amore!
Amore spalmabile!
E mentre ridete, pian piano la schiuma si dirada… e a quel punto noi abbiamo fatto le nostre piccole modifiche!
Tanto per variare un poco, perché era taaaaanta polpa di frutta, in un pentolone abbiamo aggiunto due cucchiai di Polvere d’Arancia (grazie Alex!) e un bicchierino di grappa, in un altro pentolone la scorza grattugiata e il succo di due bei limoni bio, in un altro pentolone qualche pezzo di zenzero tagliato piccolo e una bacca di vaniglia, insomma, abbiamo giocato con i sapori!
Attenzione però a quando si aggiunge la grappa (o altro liquore) perché l’intruglio “alza” subito il bollore e potete schizzarvi (e brucia! o come brucia! lo dico per esperienza!).

Passata una mezz’ora fate la prova piattino, cioè versate qualche goccia su un piattino freddo e provate a inclinarlo… se la goccia si rapprende e non scivola via la Confettura è pronta.
Come si vede dalla foto qui sopra…. per noi la prova piattino l’hanno fatta le piastrelle della cucina!
Come ero contentaaaa all’idea di ripulire!
E ora imbarattoliamo!
Con questa magnifica “operazione Caco” finalmente ho svuotato la Gatteria da tutti i barattolini e barattoloni di vetro che conservo scrupolosamente.
Non ci riesco proprio a gettare un barattolino di vetro, ma poi alla fine ne trovo ovunque, sotto il letto, nella dispensa nel sottoscala, in mezzo alla pappa dei gatti!… non se ne può più!
Ora, la conservazione delle confetture fatte in casa non va presa sotto gamba.
Occorre sempre sterilizzare bene i vasetti (e anche le guarnizioni e i coperchi) per evitare che microorganismi si riproducano poi nelle nostre confetture rendendole immangiabili, o peggio ancora, tossiche.
Quindi, dopo averli lavati benissimo (lavastoviglie bollente) e passati al microonde fino a renderli roventi, io verso la marmellata ancora bollente a riempire il baratto fino a mezzo centimetro dal bordo, chiudo, rovescio il barattolo su un panno pulito e lascio raffreddare.
Raffreddandosi la confettura crea una depressione (si vede anche dal tappo) e va sottovuoto.

Si, d'accordo, sono bacchettona, in questo si, e tanto.
Però, vedete come è carino il sotto vuoto che si forma nei barattolini?
Ecco qui!
Quanto chili di polpa abbiamo trasformato?
13 kili e 850 grammi di polpa di caco pulita!
Quanto è buona questa confettura qui?
Buona buona buonissima!
Per provare, citofonare La Gatteria!
Ce ne avanza qualche vasetto!!
nasinasi zuccherini
p.s. punta da curiosità compulsiva e accortami della mia ignoranza, sono andata a sbirciare la differenza fra Marmellata e Confettura. Per me sono tutte marmellate…. e invece no!
Dal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria, solo prodotti ottenuti da agrumi possono essere venduti nell'Unione Europea con la denominazione di "marmellata", mentre tutte le altre preparazioni vanno chiamate confettura.
Risolto il mistero, torno di la a mangiare una bella fetta di pane e “confettura” con tanti cari saluti alla Comunità Europea.