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(attenzione.... questo post è dotato di vita propria, ha preso la mano a miciapallina e si è auto dettato... inoltre è privo della ricetta finale... quindi chi scrive declina le proprie responsabilità)
La sensazione è quella, ve lo assicuro, davvero la sensazione è quella di volare.

L'aria che vi soffia veloce tutta intorno, il movimento che sembra vi sollevi, e solo la stretta delle gambe intorno alla sella vi tiene ancorati, niente che vi divida dallo spazio intorno a voi, solo una giacca, dei guanti, le scarpe, l'abbigliamento tecnico, la vostra seconda pelle.
Solo quelle scaglie dure che vi proteggono, la pelle di drago che vi ricopre quando si accende il motore.
E' così per me, tutte le volte, ma a volte è meglio.
Come domenica scorsa.
Saphira è la nostra moto, ma questo lo sapete già.
E sapete anche che Saphira è il nome di un drago.
Perchè quando l'ho vista la prima volta, argentata, spigolosa e possente, non ho potuto non vedere in lei il drago accucciato.
Naturalmente il suo compagno è GG... a me Saphira vuole bene, ma penso sia solo di riflesso.
Quando GG sale in sella, loro due diventano una sola cosa.
E andare è bellissimo.... ma a volte è meglio.
Ci sono delle volte, e domenica era una di queste, che GrandeGatto entra in uno stato di grazia, e allora le curve sembrano più larghe, e l'aria che tagliamo è ... morbida?... come spiegare?
Avete presente la sensazione di quando si corre su un prato, si allargano le braccia e si fa l'aeroplano... e correndo si sbilancia il corpo a destra e a sinistra facendo finta di planare?...
Ecco..... ci siete moto vicini!
E' quella sensazione che, ecco, sollevo il mento e chiudo gli occhi dentro il casco (ma solo per un attimo) e sento tutto il corpo che segue i suoi movimenti, giù a destra, la tira su, la butta a sinistra... vai vai vai... maquandofiniscequestacurva... eeee… uffff la ritira su!...
Sento l'aria che mi accelera sul viso.
Sento Saphira che respira ronfando, sento le sue vibrazioni sotto i miei piedi salire dalle pedane, e capisco quando GG cambia impostazione di guida, quando devo abbandonare la presa al maniglione e mettere le mani sul serbatoio, e diventare come lui, unita con lui e insieme uniti con la moto.
Lo capisco .... che so..... da come si contrae la sua schiena, da come muove il collo sotto il casco.
E' scopro quanto io mi fido di lui quando guida, perchè mai potrei abbandonarmi così, con la moto che si piega piano a sinistra....... e poi a destra.... come se fossero onde lunghe in mare aperto.
Perchè lo conosco, il mio compagno.
E mi fido di lui.
E come potrei, altrimenti, affrontare una strada che non vedo, curve che non vedo, ostacoli che non so.....
E volare......
Perchè se sei una zavorrina, capita che a volte ti guardano con un pò di sufficienza..... perchè chi guida ti vede in un ruolo secondario.
Ma che ne sanno?
La Zavorrina è quella che ti prepara i soldi al casello, quella che ti racconta tutte le cose che non hai visto perché eri troppo impegnato a seguire la strada, curva dopo curva, quella che piega insieme a te, senza discutere, senza guardare, quasi mai, che poi ti spunta da dietro il collo per spiare e… SPLAT….. si prende un insettone in pieno casco e ride come una matta dentro la sua visiera!

Noi siamo quelle che sfidiamo il freddo, la pioggia, il caldo, pur di fare kilometri, perché la moto la amiamo quanto te.
E stiamo arrampicate su improbabili selle, con le gambe piegate e le braccia che cercano un posto dove tenersi e le mani che fanno male, ma che quando ci fermiamo vorremmo già ripartire.
E ci sta bene venire con voi, sia un giro di pochi kilometri d’inverno, tanto per sgranchire la moto, sia un lungo viaggio, che la sera quando ti togli gli stivali loro vanno a nascondersi da soli tanto sono stanchi, loro.

E siamo quelle che magari non guidano, per scelta o “… prima o poi anch’io”, che spesso vi invidiano, ma che quando si parte si emozionano ancora.
Zavorrina….. e ti guardano, ma che ne sanno?
E in effetti, quanto è scomodo viaggiare così, e gli insetti, il freddo, il sudore, i polsi, e poi, e poi.... ma tu sorridi sotto il tuo casco perchè tu hai un segreeto che loro non sanno!
Perchè tu, zavorrina, tu puoi volare!
E allora…. se voi centauri e la vostra moto siete una cosa sola, se noi dietro a voi siamo attaccate, cuore contro cuore, schiena contro petto, e dalla nostra giacca spuntano le ali…. ma allora….
E' ovvio!
Allora noi zavorrine siamo le vostre ali!
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E le sento proprio, le mie braccia, che cercano di staccarsi dal serbatoio, e le scapole, come se si aprissero..... e vengono fuori le ali.......... e noi tre siamo il drago, e il nostro drago prende il volo!
nasi nasi e "Buona Strada" a tutti!
p.s. la ricettina la volevo mettere, ma questo post mi ha preso la mano... mi perdonate se mi rifaccio domani?
miciapallina che "prima o poi anche io"!!!!