…prima che passi il tempo delle fragole, organizziamoci!
Ci sono cibi che hanno una storia dietro come “il Minestrone” o le “Chiacchiere”, ricordi forti della mia infanzia con la mamma che cucinava per noi, o la grande disputa “Baverese v/s Panna Cotta” che come il “Bollito Piccante” qui alla Gatteria muovono ancora gli animi, ma anche le “Polpette”, che più che una racconto muovono la gola peggio delle ciliegie.
Ci sono cibi che hanno un emozione dietro come “La Marmellata di Arance”, quella buona, quella che ogni volta riporta il mio papà indietro nel tempo fino a vederlo seduto a tavola, con il barattolino aperto, il coltello sporco, un pezzo di pane davanti e un pezzetto già in bocca.
Ci sono cibi che “uno tira l’altro” come le storie intorno al falò d’estate, cibi che confortano, cibi che abbracciano, ti prendono per mano e ti portano avanti… così sono, ad esempio, le fragole!
Con le fragole ho sempre avuto un rapporto simpatico: hanno un colore caldo, sono profumate, mettono allegria.
Per il compleanno del mio papà era obbligo preparare una crostata di fragole con la panna e quando, tanto tempo fa, lui si ammalò, partì un telegrafo senza fili con le amiche cuciniere per fare arrivare da Roma a Cagliari le fragole, ovviamente trasformate, per addolcire le sue giornate. Una vera prova ad ostacoli, per me che non avevo mai preparato marmellate e confetture, ma il successo delle “fragole volanti” fu immediato.
Ne è passato di zucchero sotto i ponti da allora!…
…e, soprattutto, ne ho fatto bollire di frutta nel mio pentolone, sperimentando ricette e metodi fino a trovare il mio “stile zuccherino” grazie anche (e soprattutto) a Christine Ferber, la fata delle confetture, che mi ha fatto sovente compagnia dalle pagine del suo libro in questi mesi trascorsi lontani dal blog.
Ed ecco la ricetta di una confettura davvero buona, con le fragole che rimangono intere e il sapore “fresco” quasi “appena raccolto”, proprio quella che cercavo allora...
Confettura di fragole (metodo C. Ferber)
1 kg di fragole già pulite
600/700 gr di zucchero (a seconda di quanto sono dolci le fragole)
il succo di un piccolo limone
Nel primo giorno mettiamo le fragole a macerare con lo zucchero e il succo di limone, coperte da una pellicola e al fresco per una notte.
Il secondo giorno portiamo questa “preparazione” sul fuoco dolce e la facciamo “fremere”, cioè lasciamo che lo zucchero si sciolga e spegniamo quando lo sciroppo ottenuto inizia a formare piccole bollicine.
Versiamo in una terrina, ricopriamo con una pellicola e lasciamo riposare al fresco, per tutta una notte.
Il terzo giorno separiamo le fragole, utilizzando un colino a maglie fitte, e portiamo lo sciroppo ad ebollizione. Schiumiamo e proseguiamo la cottura a fuoco vivo per almeno 15 minuti.
Lo sciroppo si concentra a 105°C (se utilizziamo il termometro da marmellata che naturalmente io non ho… a buon intenditore…) ma possiamo verificare con il solito metodo “piattino” la “nappatura”.
A questo punto aggiungiamo le fragole “candite” a metà.
Riportiamo a bollore a fuoco vivo, schiumiamo ancora e proseguiamo la cottura per almeno 5 minuti, girando delicatamente.
Verifichiamo di nuovo la nappatura (o… desiderato termometro… prima o poi sarai mio!!).
Le fragole appariranno traslucide, come candite.
Mettiamo subito nei barattoli sterilizzati, facendo estrema attenzione agli schizzi perché le bruciature sono in agguato! Riempiamo fino al bordo, chiudiamo bene e rovesciamo i barattolini fino a quando saranno freddi.
Alla Gatteria la prepariamo in barattolini piccoli, che porto a tavola insieme a delle fette di pane in sostituzione del dolce… si apre il barattolo e… voilà, il barattolo è finito! Questa confettura da una vera e propria assuefazione!
C’è una cosa che questo anno (abbondante) mi ha insegnato, ed è la Pazienza.
Per questo volevo rubare una frase ad Alain Ducasse, uno chef grandioso che ha scritto di Christine Ferber: “I suoi segreti sono la precisione e la pazienza. La Precisione nella selezione e nel dosaggio dei prodotti, nei metodi e nei tempi di cottura. Pazienza perchè la confettura diventa l’espressione della sensualità e della convivialità. Un meraviglioso momento da dividere con chi si ama.”
Ed è per questo che questa marmellata entra a pieno diritto anche nella rubrica: Sweet and Slow.
nasinasidolcissimi
21 miagolio:
Ciao Micia! Sono di frettissima, ma prometto che tornerò a leggere con calma questa meraviglia di fragole volanti. Nel frattempo però passa da me che hai un premio da ritirare! Miaooo!!! :-)
Favolosa! te la copio appena arrivano delle belle fragole... sempre che Sara non le mangi tutte lei prima di arrivare a farla!
Ovviamente NON farò questa ricetta e sai bene perché. Ma è bello rileggerti, assaporando idealmente i frutti (mai come in questo caso) della tua felina creatività.
Nasi nasi a tutti.
poesia che si riversa sulle tue parole, che scivola nel racconto che piano piano ci porta ad immaginare un bel uomo forte e buono, come tutti i papà e che finisce dentro ad un rosso cuore tenerissimo
un bacio bella micia
Miciaaaaaaa, che bello rileggerti!
E col le fragoline ci vado a nozzeeee!!!!
bacioni miciosi!
Ooohhh, come promesso sono tornata, mi sono letta tutto il post delle fragole volanti nascondendo la lacrimuccia per tuo papà e l'acquolina per la confettura. Sembra davvero buonissima. Un po' come i miei "Pomodori verdi NON fritti" ci vuol più tempo a riempire i vasetti che a svuotarli, ma credo che il risultato ripaghi appieno! Appena trovo delle fragole all'altezza della situazione, provo a cimentarmi (è che qui, per ora, ci sono fragole gigantesche ma prive di gusto).
... sei tornata...!
Viviana passo, passo, passo di sicuro! Per il momento sono contenta di aver condiviso questa confettura buonissima che ho scoperto! Credimi, provala e fari felice un bel po di persone!!!
nasinasi
Valeria, lo so... quella di mangiarsi le fragole è una bella tentazione!
Io sono andata al mercato di sabato prima della chiusura e ho raziato quelle che non sarebbero sopravvissute fino al lunedì successivo! eheheheheh trucchi da salvadanaio vuoto!
MainaCucinare ha sempre un effetto fortemente terapeutico per me... ecco perchè fragoleggio!
Lo mi commuovi....
Saretta hai visto? Prima o poi ritornano! eheheheheheh
Daniela... ci sto provando. Non tutte le cose sono semplici come sembrano...
mip
che ideona Micia! ti copio pure l'idea slavadanaio!!! ahahahah
grande Micia!
Gatti...mi paicciono
Moto...ci vado
Cucina...alla grande!
quindi sto blog mi piace.
Pure io ne ho uno sai.
www.iltovagliolo.blogspot.com
ciao ciao
Ma bentornata tra noi, micetta!!!
Io adoro le fragole e ne mangiamo a quintali, poi le abbiamo anche nel giardino orticello!
Farò la marmellata quando torno a casa.
Bacini nasini
Mi piace un sacco questa versione della marmellata! 3 giorni di attesa ma che risultato.... Un colore spettacolare e son sicura che sarà altrettanto buona! Segno l'idea!
io faccio sempre la marmellata di fragole, ma quella semplice, non questa versione golosissima, mamma mia!!!
Valentino Gatti Moto e Cucina... tre immense passioni. Passerò presto a vedere il tuo blog!!! Grazie di essere passato dalla Gatteria e spero di rivederti presto!
nasinasi
Koala cara, grazie del bentornata. Ero molto spaventata del ritorno, avevo paura di restare sola... e invece sento tanti sorrisi intorno e questo è così bello!
Ti auguro buona marmellata... e aspetto un tuo commento!!!
Terry, in effetti dire 3 giorni sembra un immensità, in realtà il lavoro da fare e pochissimo. Questo procedimento permette di ridurre il tempo della cottura di tantissimo e quindi di non ottenere il classico effetto caramello della marmellata. Inoltre la frutta cuoce solo all'ultimo momento e quindi resta più pezzettone. Io la trovo davvero "speciale" spero di avere una tua conferma!!! A prestoooo!!!
Geillis provala!!! Vedrai, succederà come è successo a me, quando provi questo metodo non lo lasci più!!! Viva la Ferber!
miciapallina fortunella (ad avere tanti amici!)
Ciao Micia,due domande:le fragole le posso tagliare a pezzetti piccoli da subito,visto che credo non si "spappolino" molto data la breve cottura(perchè non ci piacciono troppo grossi i pezzettoni).
Seconda:solitamente uso meno zucchero nelle mie marmellate(un 30% per chilo),pensi posso farlo anche con questo sistema?
Ciao e grazie.
Rita
ritat allora.
Le fragole non si tagliano a pezzetti piccoli proprio per mantenere i pezzettoni, quindi se a te i pezzettoni non piacciono puoi benissimo tagliarli piccini, così ottieni la consistenza gradita.
Secondo me puoi benissimo utilizzare meno zucchero, anche se lo zucchero ha una funzione di conservazione, quindi non so se utilizzandone di meno la confettura si conserva altrettanto a lungo.
Però, dopo che hai provato, mi fai sapere il risultato? Così possiamo fare gli aggiornamenti!!!
nasinasidolci
Perfetto,grazie.Se trovo delle belle fragole e la provo ti aggiorno.
Un bacio e a presto.
Rita
mmmmm buonaaa!!! mi fa subito pensare a....pane della nonna, tazzona di latte e caffè, colazione come piace a me! complimentissimi, il blog è davvero carino...e la ricetta mi ha fatto venir voglia di andare a comprare chili di zucchero e fragole, domani ;)
Franca siiiiii!! Pane e marmellata a colazione!
Compra compra, vedrai che questa marmellata diventerà una delle tue preferite!!!
Ci rivediamo!
nasinasi
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