Pensa e ripensa, pensa e ripensa, davvero non possiamo non lasciare qui un augurio e un regalo per chi passa….
Paura?……
No, non è questo il regalo! A Natale siamo tutti più buoni!
Quindi, riunione al vertice… mumble mumble….
La Gatteria, considerato che:
che quest’anno siamo stati pressoché latitanti…
che fino ad oggi la magia di Natale si è ben tenuta alla larga dalla Gatteria….
che quei pochi (ma buoni) che continuano a frequentare questo blog, nonostante tutto, meritano qualche cosa di veramente bello…
che vorrei tanto partecipare al contest della Garofalo (vedete a lato il loghino?) ma ancora non ho trovato un momento libero per pensarci…
… ha deciso di regalare a chi passerà di qui “LA” ricettina, la prima che era stata scelta per partecipare da Tzatziki a Colazione!
Quindi, un regalo scartato?
Ma noooooo…. Invece è la pasta più buona che c’è (altrimenti mica ci pensavo a candidarla), quella che vi farà fare un figurone, magari proprio la Notte di Natale, e siccome in questo momento è la cosa più preziosa che ho volevo regalarla….
… a te, a te che sei qui e mi leggi adesso, a te che sei passata/o per darmi gli auguri, a te che mi hai fatto sorridere quando ero stanca in questo lungo anno, a te che mi hai tenuto la mano….. a tutti voi.
Tagliolini regalati con la triglia di sabbia
Questa è una ricetta semplicissima, veloce da preparare, pochi ingredienti, pochi sapori, si basa tutta sulla freschezza e sul gusto di quello che ci mettete dentro.
Vi occorrono le triglie, preferibilmente le triglie di sabbia che sono più delicate delle triglie di scoglio e hanno un gusto persistente ma dolce e un profumo di mare sottilissimo.
Le potete riconoscere anche dal colore, che è più “rosato” delle sorelline rocciose, ma naturalmente dovete fidarvi di chi ve le vende.
Per 4 persone:
triglie (circa un Kg.) sia i filetti che le spine
aglio (a piacere, io ne ho messo due spicchi)
peperoncino (preferibilmente quello spezzettato)
Per questa pasta ci vorrebbero i tagliolini, quelli mi ha consigliato Patrizia, ma vi assicuro che se usate i capellini o gli spaghettini della Garofalo la delizia è assicurata!
La parte più complicata della ricettina è… spinare il pesce per ricavare i filetti!
Naturalmente, se avete chi lo fa per voi è meglissimo!
Perché loro con uno ZAC…… ZacZac… ZacZacZac…
E io rimango li come una bambina davanti ad una vetrina, incantata!
Tre colpetti e da una parte ci sono due bellissimi filetti e dall’altra le lischette per il fumetto.
Tornati a casa con il prezioso bottino rosato, mentre da una parte fate un fumetto con le lische, dall’altra in un padellone mettete un filino d’olio e l’aglio a scaldare.
Aggiungete i filetti di triglia e il peperoncino… una girata ed una voltata!
Rapido, perché il pesce non va mai cotto troppo e questi filetti in particolare sono molto delicati.
Un goccetto di vino bianco secco, i pomodorini, i capperi e fate andare a fuoco dolce, per evitare che i filetti si spappolino, qualche minuto.
A questo punto i filetti si tolgono e si mettono da parte, si alza il fuoco per far rapprendere il sugo, si aggiunge il fumetto filtrato e si porta ad ebollizione per aggiungere la pasta.
Direttamente qui nel padellone?
Si si!
Avendo l’accortezza di usare un formato piuttosto sottile e con un tempo di cottura rapido si può “risottare” la pasta direttamente in questo sughetto “lungo” altrimenti fate dare solo una scottata e poi scolatela nel padellone e fate mantecare per bene fino a terminare la cottura.
Aggiungiamo i filetti, impiattiamo, a piacere una spolverata di prezzemolo a crudo e prepariamoci a ricevere un sacco di complimenti!
Ma che fanno gli aiutanti alla Gatteria?
Dov’è l’addetta all’apparecchiatura?
Puzzetta! Su, dai che non è bello!
Vieni fuori e aiutami ad apparecchiare. Arrivano gli ospiti!
Buon Natale!