Visto da me…

attenzione…. questo post è lungo lungo e ancora (oinoi) sprovvisto di ricetta finale, quindi chi volesse può saltarlo in pieno! Noi tanto mica ci offendiamo!
Prometto però che farò di tutto perchè sia l’ultimo…..

Siccome mi spetta il diritto di replica “fotografica” adesso vedo di raccontavi come è andata da un punto di vista pallino!
Scene e retroscena del Gattimonio meno serio che ci sia mai stato!
Iniziamo dalla fine. Quello che vedete li sopra è “il mio Tessoroooo”…. e guai chi me lo tocca, mentre quella che vedete qui sotto…..

… è l’unica immagine del dito del Gattaccio di anello munito!
Tempo un battito di ciglia il suddetto anello è stato trasferito al mignolo… e subito dopo… non c’era più!
E così abbiamo archiviato questa storia degli anelli, che è stata l’unica cosa seria di tutta la giornata.

Passiamo a questa invenzione del Buquet della sposa…

… in effetti voci tendenziose dicono che la sposa non aveva davvero un mazzo di fiori, ma è tutta propaganda dell’opposizione… nego tutto, negare sempre, anche davanti all’evidenza!
Mamma-gatta lo ha ispezionato bene prima di consegnarlo allo sposo e c’era pure un rappresentante legale a confermarlo!

Be…. lo sposo poi non era proprio deciso a darlo alla sposa, ma, come ben si vede dalle immagini qui sotto…

la sposa alla fine è riuscita nell’impresa…

e dopo se lo è tenuto ben stretto per tutto il tempo!

OkOk… santamammadeifelini come siete pignoli!…
Si, ammetto, erano fiori finti… e allora? Servono a proteggersi dal riso che vola!… mica micio micio bau bau
 

Altra spinosa questione da affrontare è questa stupida idea, che in molti hanno fatto circolare, che i due derelitti fossero felici….. qui sotto infatti potete notare come lo sposo…

… prima attendeva mesto (si vede bene la mestizia?) l’arrivo di una ben poco entusiasta sposa…

… e poi non ha avuto nessuna fretta di tirarla giù dalla moto del testimone….

… come se la tapina non fosse in grado di farlo da sola….

… chiacchere di corridoio, queste della felicità, insomma!

Assolutamente strepitosi però erano i vestiti degli sposi.
La coppia sfoggiava un look sobrio e soprattutto consono all’evento ….

 

Si, in effetti  la sposa aveva un paio di ali ricamate sulla schiena… e si… lo sposo aveva un drago occhieggiante fra le scapole… ma “sono ragazziiiiiii”.

D’altra parte poi lo sposo, persona seria e rispettosa, non di certo un soggetto che una ne pensa e cento ne fa…

che mai e poi mai avrebbe provato a rendere meno seria questa cerimonia, prima dell’arrivo del sindaco…

 

per poi defilarsi fischiettando e fingendo totale indifferenza!

Certo, bisogna capirlo, il povero gattaccio quasi sposo, che ha dovuto subire l’ordalia dell’anello… tentando prima inutilmente a convincere la futura signora micia a rinunciare al suo “Tessoroooooo” (ma come sappiamo dall’inizio non ci è riuscito)….

e dopo aver ceduto alle “sottili e velate” minacce della quasi signora gatta è stato, suo malgrado (si vede bene il suo malgrado?) è stato ricoperto di abbracci….

e baci….

Come ricompensa, alla fine di tutto questo, il Gattaccio novello sposino, si è caricato la sua miciapallina in moto…

 

ed in modo molto sobrio e composto, come sono soliti fare i due…

 

è fuggito alla volta del luogo mitico: IL Ristorante!

E si, Il Ristorante, scritto tutto maiuscolo, luogo di perdizione e delizie, luogo di pappa tanta e pappa buona, dove i due sposini (ecco un’istantanea dei due)

teneri, delicati, sobri (anche in questo frangente) si sono invaghiti di un Menù molto “Novelle cuisine”, con porzioni piccine e leggere di:

Pappardelle al cinghiale;

Tagliatelle ai fughi porcini

Patate al forno

Grigliata mista…

E altre amene cosine di questo stile, suscitando l’acredine e lo sconforto degli amici invitati che sono stati costretti a fare la fame insieme ai due, visibilmente a dieta!

Per fortuna lo sposo, avendo poca mira, dopo aver tentato inutilmente di rimediare a tanta tristezza colpendo la sposa con un tappo…

… quindi non contento cercando di perderla nei fumi dell’alcool…

e sguinzagliandola infine fra i tavoli a distribuire i confetti…

si è arreso e ha suggellato tutto con un bacio!

Be…. giusto ieri è stato un mese di Gattimonio e Lui è l’uomo che ho sposato, il mio GrandeGatto, il mio compagno, quello che da sei anni mi fa ridere, mi aiuta, mi sostiene, gioca con me al piccolo cuoco, dorme con cinque gatti, mi dice “si, è il terremoto, tranquilla e dormi”…. e io dormo, mi rimprovera, mi spinge a fare sempre altro.

 

E’ il primo uomo che ha capito come sono fatta, che sono troppo… troppo triste o troppo allegra, troppo colorata o bianco e nero, l’unico che è salito sulla mia giostra… e non si è spaventato ma vuole girare ancora!

Ho sposato questo uomo un mese fa, perchè la sfortuna e la tristezza sono ovunque e sentivamo il bisogno di fare una bella curva e affrontare la vita insieme con gioia.

L’ho sposato perchè vivrei anche senza di lui, ma con lui i colori sono più belli e la luce più nitida, quindi perchè rinunciare?

Perchè dopo sei anni che viviamo insieme la prima cosa che fa la mattina è sorridermi ancora e l’ultima prima di dormire è toccarmi un piede.

Perchè parliamo, parliamo, parliamo…. e si… non parlo solo io!

Perchè mi insegna tante cose ed è disposto ad imparare… e prima o poi imparerò anche io, che sono testarda.

Potrei continuare ancora a lungo, ma non voglio annoiarvi!

Come i due topini sulla torta (non abbiamo proprio trovato due gattini…) dopo questa giornata bellissima, circondati da amici, stanchi dal tanto ridere e dal tanto giocare (e mangiare…) il giorno dopo siamo partiti per un bel viaggio.

Destinazione: Sicilia.

Ma questo ve lo raccontiamo le prossime volte, insieme alle ricette che ci siamo portati dietro!



nasinasifelici

p.s. Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno consentito di realizzare questo bel gioco come lo volevamo noi.
Prima di tutto gli amici della Rewin, che ci hanno cucito addosso queste meraviglie e che hanno realizzato il drago di Piero e le Ali del mio angelo custode, così come noi avevamo sognato!
I nostri testimoni, Claudia e AxelT, che ci hanno sopportato e retto il gioco sin dall’inizio dell’avventura! Grazie…
Le commesse e il personale di Samau, il negozio dove abbiamo comprato i confetti che ce li hanno fatti assaggiare, ci hanno ascoltato, hanno giocato con noi e infine hanno anche creato il mio meraviglioso mazzo di papaveri e fiori di campo!
Tutti gli amici del Ristorante “La Valle del Tevere”, che si sono confermati consiglieri preziosi, amici, professionisti veri!

E poi tutti gli amici, quelli che sono potuti venire e quelli che sono dovuti restare a casa, quelli che ci hanno scritto e quelli che ci hanno messaggiato. 
A tutti….. ci vediamo presto!